E’ stato risolto il mistero dei libri di Napoleone Bonaparte all’isola d’Elba: 63 volumi appartenuti all’imperatore francese sono stati ritrovati in uno scatolone, dove erano stati dimenticati per errore. I volumi facevano parte dei 72 libri scomparsi nel 2013 da Villa dei Mulini, una delle residenze napoleoniche all’isola d’Elba durante l’esilio nel 1814. I volumi, che trattano vari argomenti e hanno un interesse culturale elevato, sono stati ritrovati grazie a un accurato sopralluogo che i carabinieri del nucleo operativo di Portoferraio e i militari del comando tutela patrimonio culturale di Firenze hanno effettuato in tutti gli ambienti e le stanze dei Musei Napoleonici all’Elba, rintracciandoli in scatoloni posti nella galleria Demidoff di Villa San Martino, la residenza estiva dell’imperatore.
La ricerca ha così permesso di rinvenire, nella galleria Demidoff, non accessibile al pubblico, ben 63 dei 72 volumi denunciati come scomparsi, confusi con una collezione donata al museo napoleonico dalla Fondazione della Cassa di Risparmio di Livorno. Dalle indagini è emerso che non si è trattato di una sparizione voluta, perché i volumi sarebbero erroneamente finiti in una scatola sbagliata durante un trasloco nel 2013. Le ricerche ora proseguono per rintracciare gli altri nove volumi ancora mancanti.
I carabinieri avevano iniziato le indagini ipotizzando il furto dopo che il Comune di Portoferraio, la Soprintendenza e il direttore del Museo Nazionale delle Residenze Napoleoniche elbane avevano denunciato la sparizione dei libri alla Procura di Livorno. Le indagini hanno permesso di ricostruire dettagliatamente la vicenda e scoprire che in realtà dei volumi se ne erano perse da tempo le tracce e non erano mai state oggetto di passaggio di consegna tra i vari responsabili. A far emergere l’ammanco nel 2014 era stata una ditta incaricata dal Comune di Portoferraio di eseguire la catalogazione elettronica dei volumi all’interno dei Musei Napoleonici dell’isola d’Elba.