LISSONE – Ammesso e finanziato: è questo l’esito, reso pubblico nei giorni scorsi, del progetto “A testa alta. Modelli di inclusione sociale e legami di comunità”, presentato dall’Amministrazione Comunale di Lissone e avallato da Regione Lombardia, inserito nell’ambito dei progetti che favoriscano la gestione sociale dei quartieri di edilizia pubblica in Lombardia.
Il valore complessivo del progetto approvato e finanziato da Regione Lombardia è pari a 241.000 euro sui 246.000 euro complessivi di spesa prevista.
Riferito in particolare alla zona collocata a sud est del quartiere LS1-Don Moscotti, il progetto vede il Comune di Lissone in qualità di capofila ma è il risultato del lavoro in partenariato con Aler VA – CO – MB – Busto Arsizio, Spazio Giovani onlus, Azalea Soc. Cooperativa Sociale, Mestieri Lombardia – Consorzio di Cooperative Sociali, Consorzio SIS – Sistema di Imprese Sociali e Parrocchia Madonna di Lourdes Lissonein qualità di partner sostenitore; per alcune specifiche azioni, saranno coinvolte CS&L – Consorzio Sociale e La Grande Casa.
Venerdì 22 giugno in Municipio, avverrà la sottoscrizione dell’Accordo di Partenariato tra tutti i soggetti partner che a diverso titolo lavoreranno al progetto.
“A testa alta” prevede l’attivazione di laboratori sociali di quartiere con attività che favoriscano momenti di aggregazione e convivialità, attività di Prevenzione, contrasto e riduzione delle situazioni di morosità incolpevole. E, ancora, sostegno alle persone in difficoltà economiche con azioni di riqualificazione o autoconduzione di spazi comuni, oltre all’attivazione di percorsi volti all’inclusione lavorativa.Il numero delle famiglie totali residenti nell’area coinvolta dal progetto è pari a 115 per una popolazione totale residente pari a 270 persone. La nazionalità prevalente è quella italiana, molti alloggi risultano assegnati a nuclei monoparentali e in quasi un terzo delle famigliesono presenti ultra sessantacinquenni.
Il Laboratorio sociale avrà sede presso il Centro sociale Botticelli. Come primo passo, in fase di progettazione, verranno individuate alcune famiglie che costituiranno un gruppo a supporto degli operatori.
Fra le attività di promozione sociale rientrano uscite in piccolo gruppo con persone anziane, a supporto del ménage quotidiano, sono inoltre previsti percorsi di accompagnamento ad hoc attraverso cui analizzare le economie familiari; inoltre, sarà individuato uno spazio fisico di ascolto ed accoglienza dedicato alle persone che, attraversando momentidi difficoltà. Infine, saranno attivate esperienze relative all’autoconduzione degli spazi condominiali comuni.
Approfondendo la conoscenza delle famiglie partecipanti al progetto, saranno infine predisposti specifici percorsi volti all’inclusione lavorativa. Si individueranno i soggetti da inviare ai percorsi formativi e lavorativi previsti dal sub-progetto 2. In caso di morosità sull’affitto, ai beneficiari sarà proposto di utilizzare parte del riconoscimento economico di cui godranno per saldare parte del debito.
“Il progetto è stato concepito con l’idea di offrire alle persone incentivi concreti ad “alzare la testa” nei confronti delle situazioni di isolamento, difficoltà economica e vulnerabilità – dichiara Anna Maria Mariani, assessore alla Persona – agendo non tanto nella tradizionale ottica assistenzialista della delega e del meccanismo domanda-risposta ma, al contrario, riconoscendo agli stessi destinatari le capacità e le competenze per individuare, analizzare, elaborare, legittimare, soddisfare i propri bisogni e partecipare più attivamente alla ricostruzione del tessuto sociale del territorio in cui vivono”.