“La vita è bella e vale la pena di viverla. Anche con un cromosoma in più”. Così finisce il libro “Scoprirsi Down: la storia di Alberto raccontata da lui stesso” (edizioni San Paolo) un emozionante e coinvolgente viaggio nella giovane vita di Alberto Meroni, scritto a quattro mani con il papà Ezio.
Alberto oggi è un giovane professionista nel settore della ristorazione: classe 1994, nato a Desenzano del Garda ma residente a Cinisello Balsamo, una grande curiosità e passione per la vita e per il mondo, la voglia di scoprirlo e di immergersi malgrado quel cromosoma in più. Alberto è un ragazzo con la Sindrome di Down ma questa sua diversità, grazie alla lungimiranza, alla pazienza e al grande amore dei suoi genitori, non è mai stato un ostacolo, ma uno stimolo per farlo sentire uguale agli altri.
Un percorso scolastico iniziato al nido e terminato con il diploma alla scuola alberghiera Olivetti di Monza; poi l’ingresso nel mondo del lavoro con diverse esperienze fino alla gioia di poter finalmente coronare il suo sogno di lavorare in un ristorante, abbinando al servizio in sala la grande passione per la cucina. Alberto è anche un appassionato di pallavolo, scatenato fan del Vero Volley Monza, ma anche giocatore nelle file della squadra di pallavolo Special Olympics e assistent coach di una formazione giovanile.
Una vita intensa, fatta di alta e bassi, di difficoltà e di gioie, di quel “soffrire in piedi” che il papà gli ha ripetuto come un mantra e che oggi gli ha permesso di raggiungere importanti risultati, coltivando sogni, emozioni e passioni come tutti i suoi coetanei. Malgrado quel cromosoma in più.
Un cromosoma in più che è piombato come un fulmine e ciel sereno nella vita dei genitori di Alberto. Sono dolci e commoventi quelle pagine in cui Alberto racconta direttamente dalla pancia della sua mamma delle visite di controllo alle quali la donna puntualmente si sottoponeva prima del parto; visite che non hanno mai evidenziato quella Sindrome di Down che verrà annunciata soltanto a poche ore dalla nascita di Alberto. Ma anche se il responso fosse arrivato prima la sua mamma lo aveva promesso: “Comunque noi non lo buttiamo via”.
Non è stato facile per i suoi genitori accettare quella diversità. Dopo la doccia fredda, però, i coniugi Meroni si sono immediatamente ripresi e con tenacia hanno combattuto per garantire ad Alberto un futuro di autonomia. Una coppia forte, dove la pazienza e la grande fede della mamma compensavano l’impazienza e la voglia del papà di mettere sempre alla prova il piccolo Alberto. Entrambi con ben chiaro l’unico obiettivo: garantire il benessere di Alberto e soprattutto la sua parità nel gruppo e nella vita.
Niente sconti per Alberto: uniti e forti anche davanti ai capricci e alle marachelle, consapevoli dei limiti ma anche delle potenzialità del loro ragazzo, determinati ad aiutarlo a percorrere il cammino della vita prima sostenendolo quando era un bambino e poi, piano piano, lasciandolo correre da solo. Facendolo cadere e tendendo la mano per aiutarlo ad alzarsi, gioendo dei suoi successi e incoraggiandolo a rimboccarsi le maniche di fronte alle difficoltà. Aiutati da una fitta rete familiare e di amici che non li hanno mai abbandonati, cercando sempre i migliori professionisti e non abbattendosi di fronte alle sentenze, alcune volte spietate, dei medici.
Un libro che si legge tutto d’un fiato. Un libro da portare in vacanza per scoprire la bellezza della vita raccontata da un ragazzo speciale, non perché ha un cromosoma in più, ma perché ama e vive intensamente ogni sua azione.
Barbara Apicella