SEREGNO – “Onore e complimenti alle forze dell’ordine italiane: hanno dimostrato grande sensibilità, umanità e buon senso nell’accogliere e nel prestare le prime cure a una donna messicana che dall’aeroporto di Parigi è stata caricata e rimandata in Italia trattata come la peggiore delle delinquenti. Senza nessuna attenzione alle sue delicate condizioni di salute, senza neppure offrirle un bicchiere d’acqua e un panino. La sua colpa? Non essere in regola con tutti i documenti: da qui l’urgenza di rispedirla a Bari, da dove era partita e dove ad accoglierla c’erano gli amici e un medico che l’ha immediatamente soccorsa”.
La vicenda, che sta già facendo già discutere Parigi, è accaduta alla metà di giugno e ci è stata raccontata da un noto imprenditore di Seregno, amico della donna, che si è mobilitato in prima persona.
Guadalupe Elizabeth (questo il nome della protagonista della vicenda) è venuta in Italia, partendo dall’aeroporto di Parigi, per il matrimonio di un’amica, accompagnata dalle figlie che da anni risiedono in Francia, e dalle nipotine. La donna – che soffre di diabete e di pressione alta – a dicembre del 2017 mentre era dalle figlie a Parigi, poco prima del suo rientro in Messico, ha avuto una grave embolia polmonare e i medici le hanno vietato di rientrare. La leggerezza in questi mesi nel non regolarizzare il suo permesso e la successiva decisione di partecipare al matrimonio in Italia gli sono costati cari.
Al ritorno all’aeroporto di Parigi la donna però è stata bloccata. Inutili le richieste delle figlie ai poliziotti francesi di andare a casa a recuperare e mostrare il biglietto di ritorno prenotato per la metà di luglio e tutta la documentazione medica. Gli agenti francesi non ne hanno voluto sapere e Gaudalupe Elizabeth è stata rispedita da dove era arrivata, con la beffa anche di doversi acquistare il biglietto per Bari e anche quello per il Messico, che peraltro aveva già prenotato.
“Ma non solo – ha aggiunto l’imprenditore brianzolo – Guadalupe Elizabeth mi ha riferito che i poliziotti francesi le hanno detto vai in Italia a farti curare e a mangiare, nonostante le figlie li avessero implorati di farle mangiare qualche cosa altrimenti avrebbe rischiato il coma diabetico”.
“Altro che umanità – ha continuato l’imprenditore seregnese –La donna era molto agitata dal gran trambusto che stava accadendo: dopo un’ora e mezza è stata caricata sul primo aereo e rispedita a Bari, segnalata come clandestina alle forze dell’ordine italiane”.
Arrivata a Bari è partita subito la mobilitazione degli amici. “Quando è atterrata è stata prelevata dalla Polizia italiana – ha proseguito il nostro lettore – Appena l’ho vista ho chiesto subito l’intervento di un medico che arrivato sul posto ha constatato che i valori della glicemia erano quasi a 300 e la pressione era molto alta. Gli agenti della Polizia di Stato mi hanno permesso di darle un panino e una bottiglietta d’acqua. Certo, c’era un difetto amministrativo, ma è stato anche adottato il buon senso nella gestione della vicenda, non dimenticando mai quell’aspetto umano che è fondamentale in ogni azione della nostra vita. La donna sì non era in regola con tutti i documenti, ma era anche palese che non volesse entrare clandestinamente in Europa: vive in Messico e aveva già il biglietto prenotato per il ritorno”.
Una vicenda che l’imprenditore brianzolo ci ha raccontato solo con un unico obiettivo: ringraziare la Polizia di Stato italiana che, peraltro, ha già ricevuto un plauso dal Consolato del Messico in Italia. “Che beffa: proprio nei giorni in cui i francesi ci etichettavano come persone prive di umanità in merito alla vicenda della nave Aquarius, i loro agenti dimostravano poca sensibilità nei confronti di una donna extracomunitaria, non in regola con i documenti, ma già con il biglietto di ritorno per il suo Paese – ha aggiunto – Bravi ai nostri agenti che sì erano consapevoli di trovarsi di fronte a una che, per la legge, è comunque una clandestina. Ma invece di metterla sul primo aereo, si sono prima accertati delle sue condizioni di salute, mi hanno permesso di darle da bere, da mangiare e di organizzare al meglio il suo ritorno a casa”.
Adesso Guadalupe Elizabeth è in Messico e cerca di dimenticare questa vicenda. “La donna e i suoi familiari sono molto grati alla Polizia italiana – conclude – Gli agenti ci hanno dato il tempo e il permesso di acquistare le medicine, difficilmente reperibili, di organizzare il viaggio di ritorno nelle migliori condizioni e con il tragitto più breve. Un grazie non solo alle forze dell’ordine ma anche agli amici medici e farmacisti che si sono subito messi al lavoro per trovare una soluzione”.
B. Api
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Che schifo. Meno male che sono già andata a Lourdes anni fa. Ora, visto che sono diabetica farei la fine della signora. Vergognatevi. Vergogna Macron!!!