Stop alle barriere architettoniche in tutte le città d’Italia: il progetto di Peba arriva a Roma sul tavolo del Ministro della Famiglia e della Disabilità.
Un incontro privato, proficuo e produttivo quello svoltosi ieri, martedì 3 luglio, tra la delegazione dell’associazione Peba (Onlus monzese impegnata nell’aiuto concreto alle amministrazioni comunali nei progetti di abbattimento delle barriere architettoniche) e il ministro Lorenzo Fontana e il suo vice Vincenzo Zoccano. Un incontro al quale erano presenti anche Felice Romeo ed Evelina Di Giugno (che insieme al presidente Andrea Ferretti sono i soci fondatori di Peba), il senatore Erica Rivolta e l’assessore all’Urbanistica del Municipio 7 del Comune di Milano Tiziana Vecchio con il quale Peba sta collaborando da tempo.
Andrea Ferretti, architetto per professione, ha presentato al ministro il progetto “Il mio Paese è handicappato – Progetti per un Paese senza barriere” garantendo la totale disponibilità a collaborare con il Ministero nella comune battaglia per l’abbattimento delle barriere architettoniche.
Un progetto che Peba sta portando avanti con successo in tutta Italia con un costante incremento di amministrazioni comunali che si affidano all’associazione per la progettazione e la realizzazione delle opere necessarie per l’abbattimento delle barriere e per rendere il loro comune accessibile a tutti i suoi cittadini. Il tutto a costi zero per il Comune che abbraccia la proposta.
“Sono molto soddisfatto dell’incontro con il ministro Fontana e con il vice ministro Zoccano – ha commentato Ferretti al ritorno da Roma – Ho trovato condivisione e attenzione per il lavoro che l’associazione Peba sta portando avanti sia per quanto riguarda l’attività quotidiana sul territorio, sia sulle piccole e grandi battaglie per le proposte di cambiamento alle attuali leggi in materia di disabilità. Per noi è entusiasmante vedere la nascita di questo nuovo Ministero che mette al centro degli impegni della legislatura temi cari alle persone con disabilità. Siamo convinti della necessità di un ente di coordinamento per unire le forze, le risorse e le competenze, per dare finalmente risposte concrete alle famiglie con persone disabili. Siamo a completa disposizione del Ministero per trasformare l’Italia in un Paese senza barriere”.