E’ una delle cose che, sebbene indirettamente, che a noi piaccia o no, condiziona di più la nostra vita. Ci riferiamo al dollaro, la valuta statunitense, nata ufficialmente un 6 di luglio di un bel po’ di anni fa. Corre esattamente l’anno 1785 quando al di là dell’oceano prendono questa decisione.
Un fatto storico. Perché per la prima volta viene introdotto un sistema decimale. Precisi questi americani, decidono di utilizzare perfino i millesimi (i “mills”), abbandonati poi con la Seconda Guerra Mondiale per evitare di utilizzare il dispendioso alluminio per il conio.
Per il nome, invece, a dire il vero l’originalità manca proprio. Il dollaro statunitense, infatti, nientemeno è che la derivazione del dollaro spagnolo d’argento e del tallero di Maria Teresa, moneta largamente utilizzata nel XVIII secolo nelle colonie spagnole del Nuovo Mondo e negli scambi commerciali.
Poca fantasia anche per il colore. Quei verdoni derivano anche loro dal dollaro spagnolo, dello stesso colore sul retro.
Valuta ufficiale degli Stati Uniti, utilizzata a larga diffusione negli scambi commerciali (con particolare riferimento all’oro e al petrolio), il dollaro ha una curiosità storica: sulle monete e sulle banconote non è mai comparso un volto femminile. Le donne, tuttavia, non si sono mai offese. A loro basta un altro ruolo: quello di fare circolare bene il dollaro con lo shopping. A detta di molte è più gratificante.
Gualfrido Galimberti