MONZA – I nomi scientifici sono iperidrosi ed eritrofobia. Ai più diranno poco, ma chi soffre di queste patologie vive quotidianamente un grande calvario che lo porta ad isolarsi. Tradotto per i non addetti ai lavori l’iperidrosi è una patologia che provoca un’eccessiva sudorazione delle mani e delle ascelle (in alcuni casi anche dei piedi), talmente importante che le mani, come racconta chi ne è affetto “gocciolano” e diventa imbarazzante anche porgerle per un saluto o impugnare la penna per firmare un documento.
Anche chi soffre di eritrofobia non ha vita facile. In questo caso la persona arrossisce improvvisamente e senza controllo: vampate di calore, tachicardia, forte pressione in testa e la spiacevole sensazione di entrare in tilt.
Due patologie molto diverse accomunate, non solo dal grande imbarazzo che provoca in chi ne è affetto, ma anche dalla stessa origine. Entrambe, infatti, trovano la loro causa nel sistema nervoso simpatico.
Patologie che fortunatamente oggi possono essere risolte con un semplice intervento in day hospital: l’ospedale San Gerardo di Monza, infatti, è centro d’eccellenza nazionale nella diagnosi e nella cura – prettamente chirurgica – di queste malattie. L’angelo custode di questi pazienti è il dottor Marcello Costa Angeli, pioniere e veterano della disciplina, che fa parte del team della Chirurgia Toracica diretta dal dottor Marco Scarci e che da vent’anni si è specializzato nell’intervento per la risoluzione di queste patologie, diventando uno dei maggiori esperti internazionali.
Ogni anno esegue circa 200 interventi (in totale tra iperidrosi ed eritrofobia), con pazienti che arrivano da tutta Italia e che hanno un’età che oscilla tra i 30 e i 60 anni, ma in alcuni casi ci sono anche persone oltre i 70 che sono stanche di vivere una condizione di estremo disagio e di isolamento sociale che per la tutta la vita le ha perseguitate.
Una malattia che spesso non trova diagnosi e rimedio e il paziente si vede rimbalzato da uno specialista all’altro: viene etichettato come persona ansiosa e dirottato da psichiatri e psicologi.
Il dottor Marcello Costa Angeli si è avvicinato al trattamento di queste malattie una ventina di anni fa, quando all’estero – soprattutto negli Stati Uniti – si iniziava ad affrontarle dal punto di vista chirurgico. Oggi il chirurgo monzese è uno dei massimi esperti italiani.
“Il problema è legato al fatto che il sistema nervoso simpatico (che regola la sudorazione) scarica in modo eccessivo – spiega il dottor Costa Angeli – È un po’ come se una macchina avesse il minimo del motore troppo alto”. L’unica pausa è durante il sonno. Ma durante il giorno la vita di questi pazienti è un incubo. E non sono poche le “vittime” di questa malattia: in Italia lo 0,5 per cento della popolazione ne soffre.
“Con un piccolo intervento chirurgico in toracoscopia risolviamo definitivamente il problema – prosegue – Ho aperto anche un sito ( www.chirurgiatoracica.info) dove il paziente può trovare tutte le informazioni”.
L’intervento è tecnicamente semplice e veloce: 10 minuti in sala operatoria, due taglietti di un centimetro sotto l’ascella, dimissione nella stessa giornata.
“Una lampadina si accende solo se gli arriva un segnale, così succede per le ghiandole, che producono sudore solo se i nervi gli inviano un segnale dal sistema nervoso simpatico toracico – spiega il chirurgo -. Il mio compito è interrompere questo segnale che passa attraverso un nervo che si trova nel torace, dietro il polmone e lungo la colonna vertebrale. Trovato il nervo, lo strozzo con una clip in titanio e il segnale non passa più”.
In pochi istanti le mani diventano calde e asciutte. “A seconda del punto in cui chiudo il nervo a clessidra – continua il dottor Costa Angeli – posso regolare la sudorazione delle mani e delle ascelle. Per i piedi, invece, la questione è più delicata e ancora senza soluzione perché “il nervo è a livello lombare, in una posizione difficile e rischiosa da raggiungere”.
Stessa tecnica per chi soffre di eritrofobia. Le cicatrici con il tempo sbiadiscono e assumono il colore della pelle fino a scomparire. Ma la nota pù positiva è che i pazienti iniziano finalmente una vita serena.
Barbara Apicella
1 Comment
Buongiorno, conosco il Dott. Costa Angeli da qualche anno persona eccezionale, mia figlia che ha 17 anni 18 a dicembre visitata più volte dal dottore il quale già 2 anni fa aveva dato il consenso all’intervento chiedo: bisogna mettersi in lista, devo riprendere appuntamento per una visita? Grazie