MONZA – Non chiedono l’elemosina, ma un lavoro e un tetto. E soprattutto una mano amica che li guidi nei meandri della burocrazia, della ricerca di aiuto seguendo i canali giusti.
Anche quelli della rete: ed è proprio attraverso la rete che l’associazione Ayurville – presieduta dalla monzese Amrita Ceravolo – ha intrapreso una raccolta di fondi per aiutare una famiglia straniera residente da anni a Monza e messa in ginocchio da un grave infortunio del padre. Un’invalidità al 100% che da due anni non permette più all’uomo di far fronte a tutte le spese; con il solo assegno di invalidità non riesce a mantenere la moglie e i tre figli minorenni che frequentano le scuole elementari e medie di Monza e contemporaneamente pagare l’affitto. Ritardi su ritardi, e soprattutto il silenzio e la paura di confidare il problema, hanno portato questa famiglia a rischiare di trovarsi senza una casa.
“I Servizi sociali conoscono la vicenda – spiega Amrita, che solo il giorno prima dello sfratto esecutivo è venuta a conoscenza di questa situazione e si immediatamente recata negli uffici comunali. Purtroppo mi hanno riferito che a Monza non ci sono alloggi liberi”.
Amrita Ceravolo, incredula, non si è però arresa: se non ci sono alloggi liberi che cosa ne sarebbe stato il giorno dopo di quelle cinque persone, di cui una invalida?
Da qui è partita immediatamente una grande rete di solidarietà: una raccolta di fondi tramite facebook, il passaparola tra amici, conoscenti. Telefonate, appuntamenti e messaggi sui social e su whatsapp per attivare una catena di solidarietà. E il miracolo è accaduto: il giorno dopo Amrita si è presentata la mattina al momento dello sfratto esecutivo ed è riuscita, grazie anche alla solidarietà e al buon senso delle forze dell’ordine presenti, a rimandare lo sloggio di altri sessanta giorni.
Nel frattempo è partita una corsa contro il tempo. Non è facile trovare una casa in affitto: i padroni di casa spesso “scottati” da esperienze negative preferiscono lasciare l’appartamento sfitto. Ma Amrita Ceravolo non vuole aspettare che il secondo miracolo accade anche il 5 settembre: quel giorno, se un appartamento comunale o Aler non si sarà liberato la famiglia si ritroverà davvero in mezzo a una strada.
Amrita Ceravolo lancia quindi un appello alla rete e ai nostri lettori. “Chiedo un doppio favore – spiega – La possibilità di trovare un lavoro part time alla moglie e un appartamento a Monza alla famiglia, così da permettere ai ragazzi di seguire le scuole a Monza”.
Amrita non si arrende: è certa che nei fondali della rete si nasconde qualche cuore buono e generoso che voglia dare una possibilità di riscatto a questa famiglia.
“Noi non l’abbandoneremo”, garantisce Amrita.
Chi vuole partecipare alla raccolta di fondi può collegarsi al link https://www.facebook.com/donate/277322073010186/
Per informazioni o ulteriori aiuti inviare un’email a seva@ayurville.it oppure telefonare al numero 338.7053573
Barbara Apicella
1 Comment
Questo si chiama Amore in Azione… e non solo parole… Brava Amrita…