MILANO – Sono 30 le nuove guide di media montagna che, nei giorni scorsi a Chiesa Valmalenco (SO), hanno superato gli esami di abilitazione per Accompagnatore di media montagna (AMM). Un ruolo, quello degli accompagnatori, volto a divulgare gli aspetti culturali che caratterizzano la montagna con particolare attenzione sia a quelli naturalistici, sia a quelli legati al territorio lombardo, ai suoi costumi, ai suoi usi e alle sue tradizioni.
“Il vostro ruolo – ha detto l’assessore allo Sport e Giovani, Martina Cambiaghi – è determinante perché non solo avete la responsabilità delle persone che accompagnate, ma siete veri e propri ambasciatori della Lombardia sul territorio montano. I numeri parlano da soli e l’edizione di quest’estate supera tutte le aspettative. Il lavoro quotidiano ripaga sempre e il fatto che alcuni tra i partecipanti provengano da fuori Regione è un ottimo risultato”.
L’Accompagnatore di media montagna, figura professionale prevista negli ordinamenti regionali, svolge le attività di accompagnamento proprie delle guide alpine, con esclusione delle zone rocciose, dei ghiacciai, dei terreni innevati, di tutte quelle escursioni che richiedono l’uso di corda, piccozza e ramponi. Dopo il corso di formazione di 55 giorni, i candidati devono superare 2 prove orali e 3 in montagna: la prima, tecnica, su un percorso escursionistico con dislivello minimo in salita di 1.500 metri, la seconda, di resistenza, consiste nel percorrere in 1 ora un dislivello di 700 metri. Con la terza prova, infine, si accertano la capacità di orientamento, di lettura e utilizzo di strumenti cartografici e topografici senza apparecchiature digitali. Concludono gli esami un test culturale a risposta multipla e un colloquio individuale sul curriculum escursionistico e sulle motivazioni alla pratica di questa professione.