MONZA – La sinistra monzese e il Foa Boccaccio piangono e salutano Cigola Ruggero, 37 anni, conosciuto da tutti come Peppino, storico compagno che ha partecipato alle grandi battaglie sociali in Italia e nel mondo.
Peppino è morto sabato per un malore in Spagna, mentre era su una spiaggia nel sud di Barcellona, annegato mentre si faceva il bagno. Peppino era insieme ad alcuni amici; è morto immediatamente, inutili anche i primi soccorsi.
“Peppino era già in trattativa per imbarcarsi sulla Open Arms – ricorda Michele Quitadamo amico e sostenitore del Foa Boccaccio – Sono incredulo di fronte a questa notizia. Io e Peppino eravamo legati da un’amicizia che andava al di là dell’esperienza del centro sociale, e da una reciproca stima”.
La notizia è giunta rapidamente anche a Monza, nella sede del Foa Boccaccio in via Rosmini, per poi diffondersi agli ambienti dei centri sociali del nord Italia e della sinistra. Il monzese, infatti, era molto famoso per il suo impegno su più fronti.
“Chiunque abbia conosciuto Peppino – si legge sulla pagina facebook del Foa Boccaccio – dalle montagne della Val di Susa alla piana di Niscemi, ai territori resistenti del Kurdistan, dalle lotte anticarcerarie a quelle per il diritto all’abitare, tra un picchetto e un free party, sa bene come la sua generosità incondizionata, la sua capacità di motivare e di coinvolgere, la disponibilità a mettersi in gioco in prima persona senza calcoli, fossero di stimolo continuo per le persone che camminavano al suo fianco”.
Peppino è stato tra i primi fondatori del centro sociale monzese, la sua morte improvvisa ha scosso profondamente l’ambiente di tutta la sinistra. Immediato il ricordo con un grande murale con la scritta “Ciao Peppino per sempre libero e ribelle!”.
Peppino verrà poi ricordato anche domenica 22 luglio con la grande festa organizzato Foa Boccaccio hanno organizzato a partire dalle 16.