Se pronunciate il suo nome correttamente – Maria Ilva Biolcati – molti vi chiederanno di chi si tratta. Ma se accennate il suo nome d’arte, probabilmente in tutto il mondo vedrete sguardi di approvazione e di entusiasmo. Milva, cantante e attrice nata il 17 luglio 1939, ha ottenuto grandi successi in campo artistico pressoché ovunque ma anche riconoscimenti civili: Commendatore della Repubblica Italiana, Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Federale di Germania, Cavaliere della Legion d’Onore della Repubblica Francese.
Niente male per una che, davvero, si è fatta conoscere in tutti i continenti per la sua bravura e per la sua versatilità. Rossa di capelli, subito riconoscibile, la “Pantera di Goro” si fa subito notare da giovanissima nell’area del ferrarese per la sua bellissima voce e per la sua grinta. Il nome d’arte a quei tempi è quello di “Sabrina”. Inizierà a diventare Milva dopo la notorietà: il primo colpo messo a segno è la vittoria a un concorso organizzato dalla Rai per scoprire nuove voci nel 1959. Sbaraglia la concorrenza di 7.600 avversari, viene messa sotto contratto dalla Cetra.
La carriera conosce un’impennata forse impensabile: soltanto due anni dopo è già al Festival di Sanremo. Alla sua prima partecipazione porta a casa un terzo posto. Ci riprova nel 1962, un anno più tardi, concludendo al secondo posto con “Tango Italiano”. La canzone, però, al pubblico piace tantissimo: scala le classifiche di vendita fino a issarsi saldamente al primo posto.
E’la notorietà che la porta oltre confine nello stesso anno: la vogliono conoscere anche al celebre Olympia di Parigi. Rimarranno tutti incantati. Entra anche lei in una nuova dimensione artistica, con canzoni anche meno popolari e più ricercate. Ma anche con l’approdo al mondo del teatro. Certo, anche lì parte dal basso, con spettacoli più facili sotto la guida di Gino Bramieri. E’ però una donna che impara in fretta e ha talento: in breve tempo arriva in scena nientemeno che con Giorgio Strehler.
Il teatro non la porterà ad abbandonare il mondo della musica: sarà invece uno stimolo per continuare a cantare in modo più raffinato, affidandosi ai grandi compositori: da Ennio Morricone, a Mikis Theodorakis, Franco Battiato.
Con gli anni ’70, invece, intensifica la sua attività all’estero. Sarà un trionfo in Francia e Germania, ma di lì a poco vorranno ascoltarla anche in Giappone e in tutto l’oriente, nelle americhe.
Poi, nel 2009, l’annuncio del ritiro dalle scene per problemi di salute. Ai suoi fans spiega che non è un ritiro definitivo dal mondo dello spettacolo, avendo ancora intenzione di indirizzare la sua attività verso le sale d’incisione. In realtà a fine 2010, inizio 2011, eccola di nuovo in teatro. Per l’ultima volta. Nel 2018, al Festival di Sanremo che per lei è stato come una casa, le viene assegnato il premio alla carriera, che tuttavia deciderà di ritirare solo attraverso la figlia. Di lei restano 173 album incisi in tutto il mondo, talento, voce e raffinatezza. E un posto tra le grandi della musica italiana.
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