DESIO – “Lotta al precariato, alle delocalizzazioni selvagge delle aziende, contrasto alla ludopatia, misure per il regolare inizio dell’anno scolastico 2018/2019 e semplificazioni fiscali a favore delle imprese”. Davide Tripiedi, vicepresidente della Commissione Lavoro alla Camera dei deputati, riassume così alcuni dei punti contenuti nel Decreto Dignità di cui è relatore di maggioranza in questi giorni di discussione in aula a Montecitorio.
“Inizio da quello riguardante la lotta al precariato nel mondo del lavoro, da sempre un obiettivo del M5S. Con questo decreto si va nella direzione di una profonda revisione dei contratti a tempo determinato, aumentati anche grazie al disastroso Jobs act. Dagli attuali trentasei mesi del termine massimo di durata del contratto a tempo determinato, si passerà a ventiquattro. Dopo un anno dall’assunzione, nel caso di rinnovo del contratto per ulteriori dodici mesi, sarà obbligatorio per il datore di lavoro specificare la causalità. Per ogni rinnovo del contratto a tempo determinato, verrà applicato un aumento dello 0,5% sul contributo addizionale, passando dall’attuale 1,4% a 1,9%. Un forte segnale da parte di questo Governo per rimettere al centro l’esigenza di chi cerca un impiego duraturo”.
“Nelle misure per combattere la ludopatia, viene introdotto il divieto, per le società di giochi e scommesse, di fare pubblicità. L’intento è quello di mettere un argine al problema dell’azzardopatia che arriva a rovinare non solo i singoli cittadini ma famiglie intere”.
“E’ poi presente uno dei nostri cavalli di battaglia della scorsa legislatura: la lotta alle delocalizzazioni selvagge delle imprese. Verranno applicate sanzioni da 2 a 4 volte il beneficio ricevuto per le imprese che delocalizzano entro cinque anni dal termine del procedimento di finanziamento ricevuto dallo Stato. Questo vale per tutte le aziende, italiane o straniere, operanti nel nostro Paese, sia che utilizzeranno quei fondi nei Paesi extraeuropei, sia in quelli dell’Unione Europea. Lo scopo è quello di contrastare il fenomeno sempre più frequente di imprenditori che ricevono soldi dalle tasche degli italiani per spostare le loro imprese, in parte o completamente, all’estero.
Personalmente mi sento di dedicare questa parte del provvedimento a tutti gli ex lavoratori della K-Flex insieme ai quali mi sono tanto battuto nella scorsa legislatura e che hanno pagato perdendo il loro posto di lavoro quando l’azienda ha deciso di delocalizzare in Polonia perché le norme di quel momento glielo avevano permesso. Ora, con noi, si volta pagina”.
“Come Movimento 5 Stelle – conclude Tripiedi – siamo estremamente fieri del lavoro fatto. Con il Decreto Dignità si inverte la rotta in modo netto rispetto alle politiche del passato e si tornano a tutelare i cittadini, i lavoratori italiani e gli imprenditori onesti”.