DESIO – Ufficialmente nessuno sa nulla, ma il sospetto è forte: secondo la Lega in via Verga potrebbe essere attualmente attiva una moschea. “Negli ultimi mesi – spiega Luca Ghezzi, il consigliere comunale del Carroccio che venerdì ha protocollato un’interrogazione indirizzata al sindaco Roberto Corti – il traffico ed il numero di macchine parcheggiate nella zona adiacente via Verga sono cresciuti considerevolmente e, in apparenza, senza un motivo logico. Il quartiere è infatti a carattere prettamente residenziale, con pochi negozi o attività. Diversi siti internet (tra i quali Arab.it e Islaminitalia.it) e persino Google Maps riportano la presenza di una moschea in via Giovanni Verga”.
Le cose stanno proprio così, almeno per quanto riguarda l’indicazione fornita dal web. Basta digitare in Google la ricerca “moschea desio” e ci si imbatte proprio nel sito Arab.it (come da foto, ndr) che fornisce indicazioni sui centri islamici e sulle moschee presenti in Italia. Tra questi indica anche Desio, con l’indirizzo di via Verga 18.
La preoccupazione di Ghezzi, tuttavia, sta anche nel fatto che secondo il sito questa presenza desiana fa riferimento alla Islamic Society. “Il termine società islamica – spiega Ghezzi – ha diversi significati come, ad esempio, società in cui la cultura islamica è dominante, luogo della preghiera musulmana o organizzazioni islamiche di vario tipo. Islamic Society è però anche il nome di alcuni partiti politici operanti in Pakistan, Bahrain ed Afghanistan, oltre che la denominazione della più grande organizzazione musulmana americana (ISNA). L’obiettivo di ISNA è ‘essere un’organizzazione esemplare e unificante dell’Islam nel Nord America per contribuire al miglioramento della comunità musulmana e della società in generale’. L’ISNA ha però attirato su di sé molte critiche dal momento che è stata accusata da alcuni senatori americani e da diversi giornalisti di intrattenere legami con il terrorismo islamista. In passato Desio era perfino stata citata in un dossier statunitense sul pericolo terrorismo”.
Ghezzi sottolinea che in città “sono presenti ben due centri culturali islamici. Negli ultimi giorni si è diffusa la voce che siano in corso dei lavori per la realizzazione di un terzo centro islamico al confine con Lissone e, non molto tempo fa, l’amministrazione targata Corti aveva promosso l’iniziativa della realizzazione di una moschea vera e propria, salvo poi fare un passo indietro in seguito alle ferme proteste di numerosi cittadini. La presunta moschea di via Verga sarebbe l’ennesimo caso, in una serie di vicende fumose, in cui l’amministrazione cittadina si dimostra poco trasparente. E’ il caso che Corti intervenga per spiegarci quali siano i rapporti della giunta con la comunità islamica”.