Salgono a oltre 39 milioni le presenze turistiche in un anno in Lombardia, di cui il 39 per cento dovute agli italiani e il 61 per cento agli stranieri. E proprio sul fronte del turismo internazionale, la Lombardia è la seconda regione in Italia per la spesa media che ogni giorno i viaggiatori stranieri dedicano alla ristorazione. È quanto emerge dal report “I viaggi del gusto in Lombardia” diffuso dalla Coldiretti in occasione dell’assemblea regionale a Milano, che si è svolta alla presenza del Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, del ministro delle Politiche Agricole Gian Marco Centinaio, dell’assessore regionale all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi Fabio Rolfi, dell’assessore regionale all’Ambiente e Clima Raffaele Cattaneo, dell’assessore regionale al Territorio e Protezione Civile Pietro Foroni.
Oltre un terzo della spesa di italiani e stranieri in vacanza nel Belpaese è destinato alla tavola – afferma la Coldiretti – per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche. In Lombardia – stima la Coldiretti regionale – la spesa che in un anno i turisti stranieri dedicano alla tavola ammonta a oltre 800 milioni di euro.
L’attenzione verso il cibo e il suo legame con il territorio è confermata anche dal boom delle vacanze in campagna in Lombardia con il numero delle presenze dei viaggiatori italiani e stranieri negli agriturismi che in nove anni sono cresciute di oltre l’80 per cento. “Le aziende agricole agrituristiche – spiega Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia – sono un potente strumento di conoscenza del territorio a disposizione dei turisti, per apprezzare le nostre specialità enogastronomiche e per scoprire le bellezze paesaggistiche e artistiche”. In totale – continua la Coldiretti – sono oltre 1650 le strutture di questo tipo attive in Lombardia, cresciute del 46 per cento dal 2008 a oggi. In quasi due su tre si può mangiare, il 45 per cento offre servizio di alloggio mentre il 36 per cento propone attività didattiche o ricreative culturali. La provincia con il maggior numero di agriturismi è Brescia con 340 attività, seguita da Mantova con 234, Pavia con 225, Bergamo 164, Como 152, Milano 130, Sondrio 119, Varese 89, Lecco 78, Cremona 73, Lodi 34 e Monza e Brianza 15.
Complessivamente in provincia di Monza – precisa la Coldiretti – le presenze registrate durante lo scorso anno in tutte le strutture ricettivo-turistiche della provincia (compresi dunque agriturismi, hotel, alberghi, bed&breakfast, appartamenti) ammontano a 1.022.753 (603.832 quelle degli italiani mentre 418.921 sono stati gli stranieri).
Apprezzato dai viaggiatori il cibo di strada, che concilia la praticità con il costo contenuto. Con 389 imprese registrate – spiega la Coldiretti su dati Unioncamere – la Lombardia è la prima regione italiana per numero di attività di ristorazione ambulante, più che raddoppiate negli ultimi cinque anni. Solo in provincia di Milano se ne contano 181. In totale – conclude la Coldiretti regionale – i turisti che visitano o transitano per la Lombardia possono contare su oltre 100 ristoranti di eccellenza e una rete di più di 50 mila imprese della ristorazione, che rappresentano il 15,4 per cento del totale e pongono la Lombardia al vertice della classifica nazionale.