O si va al mare con un po’ di sano menefreghismo, oppure inutile nascondercelo: il timore per qualche sgradita intrusione in casa, durante la nostra assenza, di tanto in tanto durante la vacanza ci assale. Un fenomeno che non riguarda, a dire il vero, poche persone. Non solo perché la necessità della sicurezza in questi anni è molto sentita, ma anche perché, a fronte di questa preoccupazione, non tutti hanno deciso di correre ai ripari.
Un’indagine condotta da Immobiliare.it rivela infatti che solo una casa su tre (33%) è dotata di una porta blindata. Ancora meno (10%) quelle attrezzate con un impianto antintrusione. Qualcosina in più, invece, per quanto riguarda i videocitofoni che arrivano al 15% di presenza nelle abitazioni. Dall’indagine emerge che molti italiani considerano una bella sicurezza poter contare sul servizio di portineria nello stabile. Tuttavia soltanto il 2,9% degli edifici può fare il conto su questa comodità.
La distribuzione, naturalmente, non è omogenea sul territorio nazionale: il record di portineria 24 ore su 24 spetta alla Lombardia con un 11% di edifici attrezzati. Nel Lazio e in Campania si arriva al 9,5%. Le porte blindate, invece, sono utilizzate nel 47% delle abitazioni lombarde, nel 46% di quelle laziali e nel 43% di quelle piemontesi. Lombardia al primo posto anche per gli allarmi installati. Con dati, però, decisamente più bassi rispetto alle porte blindate: allarme in una casa su cinque (20%), comunque meglio di Piemonte e Veneto dove si arriva al 15%.
In vacanza, insomma, vista l’ondata di furti di questi anni, non si fanno più le parole crociate. Si incrociano le dita sperando che tutto a casa stia andando per il meglio.
G.Gal.