La Legge Bramini non entra nel Decreto Mille Proroghe ed entro la fine dell’anno 500 mila famiglie finiranno in mezzo una strada.
Giorni di grande amarezza e delusione per Sergio Bramini, l’imprenditore monzese fallito a causa dello Stato, sloggiato a maggio dalla sua villa di via Sant’Albino e diventato consulente del vice premier Luigi Di Maio. Bramini, sostenuto da un team di avvocati, in un mese e mezzo ha redatto una proposta di legge per abrogare l’articolo 560 (legge 119/2016 Renzi-Boschi) che permette di sfrattare i morosi prima che la casa sia stata venduta all’asta. Uno sfratto anche dalla prima abitazione e anche in presenza di inquilini disabili, anziani e minori. La legge Bramini è arrivata sul tavolo del vicepremier grillino, ma lì è rimasta. Non è stata inserita nel Decreto Mille Proroghe perché “non è un oggetto di proroga”, è la spiegazione ufficiale che è stata fornita all’imprenditore brianzolo.
“Preferisco non commentare – afferma Bramini – ma mi stupisco che il Governo non si sia reso conto della gravità del problema. Di quelle 500 mila famiglie che, proprio a causa di questo articolo di legge, a breve finiranno in mezzo a una strada. La situazione sarà catastrofica soprattutto al Sud dove non sempre c’è quella rete solidale fatta di Caritas e di altre strutture in grado di garantire, anche in situazione di emergenza, un aiuto concreto. Ci saranno persone che rimarranno davvero senza un tetto sulla testa: gente che andrà a vivere in mezzo a una strada o a dormire in macchina. E intanto il malumore e il risentimento generale aumenteranno”.
E questa volta non si potrà dare più la colpa al Governo precedente. Il cambiamento tarda a decollare, mentre è veloce e immediata la delusione di Sergio Bramini verso un Governo guidato da Lega e Movimento 5 Stelle che non ha capito la gravità e l’urgenza di quelle 500 mila famiglie che entro pochi mesi rimarranno senza una casa. Proprio come capitato a Sergio Bramini e ai suoi familiari a maggio; in quell’occasione si erano mobilitati personalmente anche Matteo Salvini e Luigi Di Maio che avevano garantito il cambiamento della legge che aveva messo (e che continua a mettere) in ginocchio tantissime persone.
Ma dalle parole ai fatti il passo non è immediato. Bramini è molto preoccupato. “Mi stupisco della leggerezza con cui il mio emendamento non sia stato inserito – aggiunge – Nel Decreto Mille Proroghe è stato messo di tutto e di più. E soprattutto il mio emendamento era a costi zero: il Governo non avrebbe dovuto sborsare neppure un euro, salvando da una crudeltà inaudita 500 mila famiglie”.
Intanto Sergio Bramini non si arrende e continua nella promozione della sua petizione on line per abrogare l’articolo 560 (Legge 119/2016 Renzi-Boschi). Il Governo lo ha ignorato, spera che la rete non si dimentichi di lui. “Non si dimentichi e non abbandoni quelle 500mila persone che entro pochi mesi verranno sbattute fuori di casa anche se il loro appartamento non è stato ancora assegnato all’asta – conclude – Io lotto non solo per la mia vicenda personale, ma anche per quella dei tantissimi che come me rischiano senza colpa di trovarsi in mezzo a una strada.
Per firmare la petizione basta collegarsi al link https://www.change.org/p/luigi-di-maio-abroghiamo-l-articolo-560-legge-119-2016-boschi-renzi-inutile-ingiusto-ed-efferato
Barbara Apicella
4 Comments
Quello che continua ad accadere al Sig. Bramini è veramente uno schifo. Il nuovo Governo gli aveva dato il contentino di assumerlo come consulente, solo per poi prenderlo ulteriormente in giro. Non vedo perché non gli vengano rimborsati i suoi 4 milioni di euro, tanto per cominciare. Ma poi, era così difficile prendere la sua proposta in considerazione?. Avevo sperato in un vero cambiamento e avevo dato al nuovo Governo il beneficio del dubbio, senza crederci troppo. Ora il dubbio non c’è più. Rimane solo la certezza che siamo (di nuovo) in mano a dei burattini!!!
Penso che peggio del governo precedente non vi sia niente. Per il governo attuale serve tempo per mettere in pratica quanto detto e promesso in campagna elettorale. Smantellare tutto il peggio del peggio ereditato non è semplice, ma sicuramente interverrà nei modi e nei tempi giusti.
Cari piddini……e forzisti, mettetevi il cuore in pace….adios…
Io credo che quello che e’ successo a me non sia capitato a nessuno in ITALIA con il PD e soci dal 1973 sono titolare di una impresa di costruzioni stradali e civili e dopo i primi anni che lavoravo a livelli locale ho iniziato a fare il subappaltatore in lavori importanti in EMILIA ROMAGMA , TOSCANA e VENETO e fino agli anni 2008 le cose andavano bene e la mia azienda ha raggiunto come gruppo 75 dipendenti piu’ 10 impiegati e a quel momento il committente era una societa’ collegata al gruppo autostrade spa un bel giorno mi chiamano a ROMA e mi dicono che non possono rinnovarmi i contratti di manutenzione autostradale perche’ la nuova legge sugli appalti non consentiva a loro di subappaltare oltre il 40 % e mi ringraziarano per la collaborazione ma in sostanza dalla sera alla mattina mi sono trovato senza lavoro con tutti gli operai in carico e lising per 4 milionini di euro a quel punto ho cercato tutte le strade per rirntrare ma autostrade non ha voluto saper di nulla e mi ha messo in mezzo ad una strada prima i miei operai e poi il sottoscritto con la sua famiglia e sono iniziati cosi’ la vendita di tutti i beni dell’impresa e dei garanti che avevano firmato le fidejussioni un calvario che non e’ ancora finito che mi ha smembrato di tutto quello che avevo io mio moglie e tutto quello che avevamo ereditato ancora ci sono lotti da vendere come la casa dove abito ,ma io non tengo nulla solo la volonta’ di lavorare io mi sono rimesso a fare il contadini per vivere ma non si riesce a pagare nulla con il reddito della terra in montagna cosa devo fare , io spero che la casa qualcuno abbia compassione e mi ci lacsi io e mia moglie fino a quando Gesu’ Cristo non ci chiama sicuramente staremo meglio che in questo inferno terreno che non ha piu’ nulla di umano E SPERO CHI I MAGISTRATI facciano giustizia e luce su tutte le malefatte che i dirigenti di AUTOSTRADE HANNO FATTO IN GIRO PER L’ITALIA sopratutto sulla sicurezza della circolazione a loro gli interessavano fare grandi quantita’ di asfalto che con il riciclo lo rendevano materia prima e non far nulla sulle opere d’arte muri , ponto viadotti GENOVA ne e’ una dimostrazione ma non e’ l’unica se qualcuno puo’ aiutarmi mi aiuti non voglio elemosine ma solo la casa che mi ha lasciato mio padre tutto il resto se lo sono preso