MONZA – Il gruppo consiliare del Pd boccia la politica in tema di sicurezza abbracciata dalla Giunta Allevi: “Sveglia non siete su NYPD (New York Police Department): rientrate nella realtà prima che sia troppo tardi”.
L’allarme sicurezza in città, soprattutto in stazione e in alcuni giardini pubblici del centro, non è affatto rientrato e negli ultimi mesi sono aumentati gli episodi di risse, aggressioni, tentativi di violenza e spaccio. L’ultimo , in ordine di tempo, è accaduto settimana scorsa con una rissa in pieno giorno davanti alla stazione, durante la quale è spuntato persino un coltello ed è stato aggredito un giornalista mentre svolgeva il suo lavoro.
Un problema non certo nuovo: già durante la Giunta Scanagatti erano numerosi gli episodi di microcriminalità e spaccio in stazione. L’allora opposizione (oggi maggioranza) aveva più volte gridato allo scandalo, invitando il sindaco del Pd ad intervenire. Poi la campagna elettorale di Dario Allevi improntata proprio sul tema del ripristino della sicurezza che, ad oggi, almeno in stazione e nei giardini pubblici è ancora latitante.
Il Gruppo consiliare del Pd va quindi all’attacco. “In un tranquillo pomeriggio di luglio è accaduto qualcosa che a Monza non si era mai visto prima – si legge nel post sulla pagina facebook del Gruppo consiliare Pd Monza – Si è toccato l’apice di una sequenza ininterrotta di fatti che stanno letteralmente stravolgendo la vita dei nostri cittadini. Le cronache ci raccontano che si moltiplicano le piazze di spaccio, risse e aggressioni sono all’ordine del giorno in ogni parte della città (quella avvenuta in piazza San Paolo ha visto spettatore un assessore il quale ha saputo solo dire “è colpa delle famiglie che non sanno più educare i figli”, perfino il Parco sta diventando un luogo teatro di aggressioni”.
Trovandosi adesso dalla parte opposta della barricata il consiglieri del Pd invitano a un’azione rapida a concreta. “Che cosa deve ancora accadere prima che finalmente si ponga un argine a questa ondata di violenze e di insicurezza che ormai da mesi ha invaso la città? – si legge ancora nel post – Quando questa Amministrazione deciderà di cambiare rotta e finalmente uscire dall’isolamento in cui si è cacciata?”.
Invitando ad una politica in tema di sicurezza urbana, meno social e cinematografica, e più concreta e calata nella realtà monzese. “Ammettano una buona volta che il modello “adesso ci pensiamo noi!” è fallito – conclude il post – le “squadrette speciali”, quelle con il logo dello scorpione sulla divisa, sono buone per farsi qualche selfie, non certo per contrastare in maniera efficace l’illegalità diffusa. Anzi, per far posto a quelle, si è scardinata completamente l’organizzazione della Polizia Locale, con il risultato che è sotto gli occhi di tutti”.
Per adesso il detective Andy Sipowicz resta a New York e non sulle strade monzesi.
Barbara Apicella
1 Comment
Bisognerebbe soltanto dare randellate a più non posso a questi soggetti. Inutile le solite azioni perbeniste. Presi mandiamoli a casa loro! Certamente la sinistra ha permesso il rdicarsi di questa gentaglia. E’ stata solo capace di tagliare le belle piante di calicantus che delimitavano il giardino della Balossa per vedere al suo interno. Anche l’assessore Arena si dia una mossa vietando assembramenti. Bevono in continuazione birra, ma dove vanno a prendere i soldi?
Paolo