Non solo cantanti, attori, calciatori e allenatori. La lista dei lavoratori iscritti alla cassa ex Enpals è molto più ampia e si allarga ad una serie di professionalità che interagiscono per motivi diversi sul grande palcoscenico del mondo dello spettacolo.
Fanno parte della categoria anche gli animatori dei villaggi turistici, i doppiatori, i ballerini, i figuranti, gli scenografi e gli attrezzisti. Ma anche coloro che prestano attività a tempo determinato nel settore dello spettacolo: si pensi per esempio alle riprese di un film o di una serie televisiva: dietro alle quinte lavorano elettricisti, falegnami, tappezzieri, sarti, truccatori e parrucchieri, arredatori, architetti, figurinisti teatrali e cinematografici, pittori, stuccatori e formatori. Aderiscono alle casse ex Enpals anche una larga fetta di operatori sportivi: non solo gli atleti ma anche impiegati ed operai dipendenti dalle case da gioco, dagli ippodromi, dalle scuderie dei cavalli da corsa e dai cinodromi, prestatori d’opera addetti ai totalizzatori, o alla ricezione delle scommesse, presso gli ippodromi e cinodromi, nonché presso le sale da corsa e le agenzie ippiche e addetti agli impianti sportivi.
Un mondo – oggi sempre più precario e meno luccicante – che rischia di produrre con l’attuale riforma pensionistica e calcolo previdenziale non “cinepattone di successo” ma il film drammatico “Gli esodati dello sport e dello spettacolo”.
B. Api