I lombardi non possono certo lamentarsi: stretti nella morsa della canicola di questi ultimi giorni hanno solo l’imbarazzo della scelta. Stracciatella, limone, fragola, cioccolato. Ma anche i gusti più innovativi della moringa e del sorbetto agli arichidi.
Non è difficile rinfrescarsi in Lombardia: nella nostra regione ci sono oltre 2.600 aziende del gelato, tra pasticcerie, gelaterie (compresi gli ambulanti) e aziende manifatturiere che si occupano della produzione. Un’attività in aumento rispetto al 2017, con un +0,6% . A crescere di più rispetto allo scorso anno sono Monza e Brianza, dove si contano in tutto 201 imprese del settore gelati (+5,8%) e Lodi (+7,5%). Prime, per offerta di gelati, in Lombardia sono Milano con 794 gelaterie, Brescia con 380 imprese, Bergamo con 278, Varese con 261.
Questo quanto emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati Registro Imprese. Milano, business estivo in crescita del 30% rispetto al resto dell’anno. Per le pasticcerie e gelaterie milanesi, sentite dalla Camera di commercio le creme classiche fanno la parte del leone, seguite dai gusti innovativi. Business estivo in crescita rispetto agli altri periodi dell’anno, con un 30% in più.
In aumento la domanda dei turisti. Vanno coni e coppette richieste da persone di tutte le età, bambini, ragazzi e adulti. Crescono i dolci per allergici e intolleranti. Sono 794 le gelaterie milanesi, +1%, circa, un imprenditore su dieci è straniero (8,8%). Circa 3 mila gli addetti. Il business del gelato a Milano vale 83 milioni all’anno.
Gli addetti al lavoro nei settori della produzione e commercio di gelato in Lombardia sono quasi 10 mila. Buona la presenza di donne gelataie in regione, che rappresentano il 31,2% del totale, con picchi a Lodi e Pavia, dove la quota raggiunge il 37,2%. Forte anche la presenza di giovani, sono il 10,8% in regione, è Brescia in Lombardia che detiene il primato degli imprenditori under35 attivi nel settore (13,9%). Non mancano gli stranieri a cimentarsi con uno dei simboli del gusto italiano nel mondo (5,6% del totale regionale), in particolare a Milano dove è straniero circa un gelataio su 10 (8,8%). E in regione il gelato è di qualità: gli artigiani che lo producono in proprio sono il 75,9% del totale.
Un business quello del dolce simbolo per antonomasia dell’estate che conta a livello nazionale 19 mila imprese tra produzione e vendita e danno lavoro a quasi 73 mila addetti. Regina del gelato è Roma con 1.423 attività e 4.336 addetti. Seguono Napoli per imprese (901) e Milano per addetti (2.918). Tra le prime 10 per imprese anche Torino, Salerno, Bari, Brescia, Palermo, Venezia, Messina e Catania, a crescere di più sono Nuoro e Lodi (+7,5%) e Teramo (+6,5%).
“I classici gelati vincono sempre con i gusti legati alle creme e alla frutta – commenta Antonio Morgese della gelateria Rigoletto di Milano e consigliere Alga (Gelaterie Artigianali) Assofood Confcommercio Milano – Ma la clientela tende sempre più alla ricerca di gusti che non abbiano solo la cremosità al palato, ma che offrano anche delle sensazioni diverse: quali la croccantezza, piuttosto che una diversa consistenza. Da qui, la declinazione per un qualsiasi gusto che possa essere scelto e divenire un “croccante”.
Oggi non è finito il tempo del classico gelato panna e cioccolato. “Oggi l’ice cream salato non stupisce più nessuno e in gelateria possiamo scegliere tra una miriade di gusti innovativi, impensabili fino a qualche anno fa – ricorda Luca Maggi della gelateria Chocolat Milano e presidente Alga (Gelaterie Artigianali) Assofood Confcommercio Milano – come la moringa (pianta di origine indiana) o il sorbetto alle arachidi. La novità più rilevante è il sorbetto alle arachidi, ma avremo sorbetti a base di frutta secca, pistacchio, nocciola e cioccolato fondente”.