MILANO – “Tutelare le nostre comunità non vuole dire solo proteggere le tradizioni e i nostri cittadini. La tutela passa anche dalla salvaguardia della nostra terra, che non può essere sfruttata sempre più dalla costruzione di nuovi insediamenti abitativi”. Lo afferma il consigliere regionale della Lega, Alessandro Corbetta, in riferimento ai dati apparsi recentemente sui giornali che hanno visto riconfermata Monza e Brianza nel ruolo di Provincia più cementificata d’Italia, con il 41% di suolo consumato in rapporto alla superficie provinciale. La maglia nera è Lissone, con il 71,31% di territorio occupato.
“Questi dati dimostrano che in Brianza sono state portate avanti politiche di urbanizzazione sbagliate che hanno devastato buona parte del territorio. Per questo ora è più che mai necessario fermare il consumo di suolo, potenziare le zone verdi e recuperare le aree dismesse e degradate”.
“Il Consiglio Regionale – prosegue Corbetta – ha approvato un mio emendamento al PRS (Piano Regionale di Sviluppo), che chiede di promuovere un’azione di riqualificazione paesaggistica del territorio, anche attraverso la piantumazione delle aree racchiuse fra le infrastrutture, come ad esempio gli svincoli. Nella nostra provincia si tratterebbe di centinaia di alberi solo lungo la Milano-Meda, la SS36 e la Tangenziale Est”.
“Il ripristino del verde fra le grandi strade di traffico o le linee ferroviarie permetterebbe, oltre ai benefici in termini ambientali e paesaggistici, anche un miglior controllo di erbe e piante infestanti, quali l’Ailanto o l’Ambrosia. Questo tipo di interventi dovrà comunque andare di pari passo con lo stop al consumo del suolo e un vero recupero delle tante aree dismesse che si trovano nelle nostre città e nei nostri paesi, in modo da mantenere inalterato il tessuto urbano, sottrarre zone al degrado e recuperare aree verdi da consegnare alla cittadinanza”.