MONZA – La solidarietà non è andata in vacanza, non si è piegata alla canicola delle ultime settimane, non ha ceduto alla voglia di concedersi la domenica la classica gita fuoriporta scacciando così la tristezza di un’estate in città.
Tutt’altro: anche a luglio e ad agosto i volontari dell’associazione monzese Ayurville si sono presentati puntuali al loro appuntamento domenicale davanti alla stazione centrale di Milano a distribuire un gustoso pranzo preparato in casa e distribuito ai senzatetto e ai migranti che affollano la piazza, le vie circostanti, i giardinetti e il tunnel della ferrovia.
Una bella storia di mezza estate – che siamo certi proseguirà anche durante l’anno – nata per caso e con il desiderio, non solo di offrire un pasto a chi la domenica si ritrova in mezzo a una strada, ma di preparalo personalmente, impiattarlo, organizzando un vero e proprio menù con verdura, frutta e dolce compreso da portare personalmente a chi vive ai margine della società.
Un progetto nato per caso alcuni mesi fa, con l’obiettivo di sostenere il grande lavoro di volontariato che su quel fronte viene già svolto dalla Fondazione Arca. All’inizio erano una quarantina di pasti, distribuiti da tre volontari: forze e “schiscette” si sono rapidamente moltiplicate e anche nei mesi estivi ogni domenica sono stati preparati e donati centinaia di pasti.
“I piatti vengono preparati a casa dai volontari – spiega con gioia ed orgoglio Amrita Ceravolo, socia fondatrice di Ayurville che crede molto in questo progetto – Pasta fredda, riso freddo, ma anche lasagne e cous cous tutto rigorosamente senza carne così che le pietanze possono essere consumate dai musulmani che vivono in strada. Mettiamo sempre un frutto e un dolce, anche questo preparato dai nostri cuochi volontari. Il pasto viene messo in contenitori di plastica che poi possono essere buttati, con posate di plastica e tovagliolini di carta”.
Niente cibi preconfezionati, niente merendine spacciate per il dolce della domenica, e naturalmente niente alcool, ma bottigliette di acqua fresca per dissetarsi in questa calda estate.
L’originalità di questo servizio di volontariato sta proprio nel mettere al centro la persona disagiata: preparare nella propria cucina quelle pietanze che poi, personalmente, verranno consegnate a perfetti sconosciuti che stanno attraversando un momento di difficoltà.
“L’idea è subito piaciuta ed è iniziata la catena della solidarietà – continua Amrita – Hanno abbracciato il progetto anche la Locanda del Bergamotto di Monza che ci ha preparato e donato numerosi pasti, la pizzeria Happy Pizza di Sesto San Giovanni che ci ha sfornato pizze e regalato le bottigliette d’acqua, Ananda Bistrot di Saluggia e Bove Lover di Monza”.
Un servizio che ha ben presto conquistato tanti volontari che, a turno, hanno sempre garantito il servizio anche in queste settimane.
“All’inizio non è stato facile – continua – Sono tante le persone e le storie di vita che si trovano sulla grande piazza della stazione Centrale e nelle aree limitrofe: italiani e stranieri, clochard che vivono su un cartone ma anche giovani scappati dalla guerra. C’è tanta gente che ha bisogno”.
Non c’è bisogno solo di un pranzo della domenica preparato da qualcuno e non recuperato nei bidoni della spazzatura: c’è tanto bisogno di un sorriso, di una pacca sulla spalla, di qualcuno che ascolta o semplicemente di chi, chinandosi, lascia accanto al giaciglio improvvisato un pasto che ha il sapore del pranzo della domenica.
Un’esperienza che riempie il cuore e che fa riflettere. Lo sa bene Amrita che quell’esperienza l’ha vissuta già due anni fa quando con la sua famiglia decise di andare a far visita la notte della vigilia di Natale ai senza tetto davanti alla stazione Centrale distribuendo coperte, barrette di cioccolato, guanti e giubbotti a chi viveva sulla strada.
“Bisogna sapere aspettare e rispettare anche il silenzio dell’altro – conclude – Ci sono persone che ci aspettano con ansia e che hanno anche bisogno di parlare; altre invece rimangono nel loro silenzio ma sorridono quando gli porgiamo il sacchetto con il pranzo della domenica; altre ancora quando arriviamo sono nel sonno profondo e gli lasciamo accanto il sacchetto con il pasto”.
C’è davvero un universo speciale in quella piazza davanti alla stazione Centrale di Milano. Un mondo che da qualche mese ha imparato a gustare il sapore della solidarietà e di quel buon pranzo che tanti volontari la domenica all’alba cucinano per perfetti sconosciuti.
Chi desidera partecipare all’iniziativa o aiutare con donazioni può consultare il sito www.ayurville.it
Barbara Apicella