MONZA – Le trappole funzionano: già individuati almeno quattro topi morti nei giardini della Villa Reale. Barbara Zizza – responsabile provinciale Movimento Animalista per la sezione di Monza e Brianza – sale sulle barricate e chiede l’immediata rimozione della 45 esche posizionate settimana scorsa nella zona del laghetto.
“La situazione sta diventando allarmante – precisa Zizza, che questa mattina, sabato 18 agosto, ha effettuato un sopralluogo – Mi sono informata anche con veterinari ed esperti che mi hanno confermato le mie perplessità. Le trappole non sono pericolose solo se non vengono toccate o manomesse. Non si può escludere che anche gli altri selvatici e animali possano essere attirati e di conseguenza avvelenati dal veleno per topi”.
Proprio come accaduto questa mattina mentre Barbara Zizza stava monitorando l’area. “Ho trovato cornacchie e piccioni che stavano mangiando la carcassa di un topo morto a bordo del laghetto – racconta – Ho visto un altro topo morto in decomposizione, con animali e bambini accanto che non si erano accorti e che lo stavano calpestando”.
Barbara Zizza lancia l’allarme. “Il topo morto quando viene mangiato dagli altri animali rilascia comunque il veleno – continua – E’ pericoloso, soprattutto se la carcassa viene ingerita da un animale di piccole dimensioni. Inoltre c’è il problema dello smaltimento della carcassa. I topi ritrovati nell’area dei Giardini della Villa Reale dove sono state posizionate le esche quasi sicuramente sono morti per il veleno ingerito e quindi vanno rimossi come rifiuti speciali, contattando direttamente la Polizia Locale. La presenza di topi morti è la dimostrazione che manca controllo: le esche sono state posizionate ma l’area da monitorare è troppo vasta. Ogni giorno dovrebbero essere mandati diversi addetti a perlustrare tutta l’area, oltre che a controllare le trappole. Questa mattina ho individuato trappole ostruite e vandalizzate”.
Ad oggi non ci sono cartelli che avvertono la presenza delle esche. L’unico avviso è quello posizionato sulla staccionata del laghetto dal Consorzio Parco e Villa Reale che invita gli avventori a non dare da mangiare agli animali. “Era ora, ringrazio il Consorzio – conclude Zizza – Questo è già un primo passo per una derattizzazione naturale e responsabile. I topi infatti arrivano se ci sono cibo e sporcizia”.
Ma Zizza non si arrende. “E’ una situazione inaccettabile: continuerò a battermi e a monitorare il territorio fino a quando non verranno tolte tutte le trappole – conclude – Dobbiamo intraprendere un metodo di derattizzazione che rispetti l’ambiente, gli animali e soprattutto gli uomini”.
Barbara Apicella
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Quale sarebbe il metodo di deratizzazione che rispetta l’ambiente, gli animali e soprattutto gli uomini?
Paolo