BRESCIA – “Pasini da domenica si è reso conto di quello che ha fatto e sta mostrando pentimento. E’ consapevole della gravità della situazione”. Lo ha detto l’avvocato Matteo Scapaticci, legale di Fabrizio Pasini, il sindacalista Uil reo confesso del delitto di Manuela Bailo, uccisa a Brescia il 28 luglio scorso e il cui corpo è stato poi occultato dallo stesso amante nelle campagne cremonesi.
L’uomo ha spiegato di aver litigato in casa con Manuela. “Ci siamo spinti ed è caduta dalle scale”, ha detto nel corso della sua confessione. Un racconto davanti agli uomini nella Questura duranto tutta la notte tra domenica e lunedì al rientro dalle vacanze in Sardegna. Era già stato in Questura in precedenza, come persona informata dei fatti, per fornire un’altra versione ovvero quella della sua ex che gli aveva raccontato che sarebbe uscita con amici, poi mai visti. Nella confessione decisiva, invece, ha anche guidato le forze dell’ordine fino al ritrovamento del cadavere.
“Il reato contestato – ha spiegato l’avvocato Scapaticci – prevede la colpa o la preterintenzione. Le indagini non sono ancora concluse ed è una vicenda da ricostruire”.