MONZA – Era da tempo che il Comitato di quartiere Sant’Albino aveva sollecitato l’installazione di un semaforo per garantire un’uscita in sicurezza degli automobilisti dal quartiere. La nuova rotonda realizzata con la passerella ciclopedonale del cimitero fin da subito aveva sollevato criticità e via via che i lavori avanzavano è emerso anche il problema della grande difficoltà delle auto di uscire dal quartiere.
Una vera e propria prova di rischio e di coraggio quella che i residenti di Sant’Albino per mesi hanno dimostrato. Oltre che di santa pazienza con lunghe attese all’incrocio prima di riuscire ad immettersi sulla carreggiata in sicurezza. Da San Rocco, infatti, gli automobilisti arrivavano (e ancora oggi arrivano) con il piede sull’acceleratore, e per chi doveva uscire da Sant’Albino il rischio di causare un incidente era elevato.
Dalla fine di luglio è stato posizionato quel semaforo tanto richiesto. Un semaforo temporizzato che garantisce a chi proviene da Sant’Albino di immettersi sulla rotatoria tranquillamente.
Ma quel semaforo non piace a tutti, come ci hanno spiegato alcuni lettori; ad oggi non ancora segnalato per chi proviene dal cimitero e da San Rocco c’è il rischio di tamponamento, o di frenate improvvise proprio in prossimità del semaforo. Ad oggi, fortunatamente, non ci sono stati incidenti: il traffico limitato delle settimane agostane ha favorito un primo rodaggio. La prova del nove però è alle porte.
Settimana prossima con il ritorno in massa dalle attività lavorative, il Gran Premio alle porte, e da settembre la riapertura delle scuole il traffico sarà molto più intenso e quella di via Stucchi e di viale delle Industrie è una delle arterie più trafficate. Con quella rotonda particolarmente trafficata e con la cattiva abitudine, di molti, di non rispettare le distanze di sicurezza.
Barbara Apicella