Una battuta di caccia andata male, con i protagonisti che tornano a casa a mani vuote, scatena la discussione. Nasce così, per soddisfare la curiosità, un libro che ha fatto epoca: il 27 agosto 1955, per la prima volta, viene dato alle stampe il Guinness World Records, per noi il Guinness dei primati.
Non fate battute sul termine Guinness accostandolo alla birra, perché senza saperlo cogliereste nel segno. E’ proprio Hugh Beaver, amministratore delegato delle birrerie Guinness, che ha l’intuizione di dare vita a un libro di questo tipo. Quei pivieri dorati che ha clamorosamente mancato con i suoi colpi di fucile durante la caccia sono esattamente la causa della discussione serale sull’uccello più del mondo. Beaver, che naturalmente non è in grado di dare una risposta, arriva però a una conclusione: discussioni come quella, in un pub davanti a un’ottima birra, se ne fanno a centinaia. Tanto vale dare un contributo con un libro in grado di dare tutte queste risposte.
Per arrivare al risultato finale ci vogliono quattro anni a un lavoro certosino dei fratelli Ross e Norris McWhirter, specializzati nella catalogazione di dati anche se con particolare riferimento ai record nell’atletca leggera. Il risultato, però, è subito sorprendente: diventa il libro più letto di quel periodo, tanto da suggerie di farne un’edizione annuale con tutti gli aggiornamenti.
A tutt’oggi, dopo la Bibbia e il Corano, è il libro di maggior successo al mondo. Tradotto finora in 37 lingue diverse e, soprattutto, considerato decisamente molto affidabile. Dati verificati in modo molto minuzioso, compresi quelli dei nuovi record. Ormai non si limitano più alla velocità di essere umani o animali, sono pagine e pagine di argomenti uno più strampalato dell’altro visti i cambiamenti della nostra società. Ma ogni primato che finisce nel Guinness World Records state certi che è veritiero.
Da quel gran successo sono nate anche trasmissioni televisive in decine di Paesi in tutto il mondo. Per tutti, però, la data da ricordare è quella del 27 agosto: fedele alla tradizione, esce la nuova edizione di quel volume. Da consultare magari con amici, possibilmente con una buona birra.
Gualfrido Galimberti