MONZA – Mentre in Autodromo si festeggia e si brinda dalla tribuna d’onore, a casa la consigliera comunale Francesca Pontani celebra la giornata con un yogurt social da gustare (a distanza) con il sindaco Dario Allevi e l’assessore alle Pari Opportunità Martina Sassoli.
Un’iniziativa provocatoria quella lanciata per oggi, giornata del Gran Premio, dalla consigliera del Partito Democratico dopo che il sindaco, durante uno degli ultimi consigli comunali prima della pausa estiva, ha dichiarato che la mozione contro la violenza sulle donne è come lo yogurt, con la sola differenza che la mozione non scade, mentre lo yogurt sì. Una mozione votata all’unanimità dal Consiglio comunale, ma non avendo scadenza, la Giunta dopo tre mesi non aveva ancora deliberato l’adesione al patto dei sindaci a sostegno della lotta contro la violenza verso le donne.
Il paragone del delicatissimo tema della violenza contro le donne allo yogurt non è assolutamente piaciuto alla consigliera Pontani, da sempre molto sensibile a queste tematiche. Da qui la scelta di lanciare, all’indomani del Consiglio comunale, un evento (virtuale naturalmente), di uno yogurt sociale da condividere con il sindaco e con l’assessore alla partita. Uno yogurt da gustare a distanza visto che in questa giornata in cui Monza è sotto i riflettori del mondo la Giunta è impegnata in Autodromo.
“La violenza non inacidisce, ma uccide e basta – scrive sui social la consigliera Pontani, in merito alla sua iniziativa – Un insulto alle donne vittime di violenza ed un modo per nascondere la poco professionalità e serietà della Giunta”.
L’evento, ancora in corso, prevede la condivisione social di foto dei partecipanti che mangiano uno yogurt abbinandolo a un pensiero sul fenomeno del femminicidio e della violenza di genere. Pensieri che poi, come promette la consigliera Pontani, verranno recapitati al sindaco con una confezione gigante di yogurt scaduto.
Quella della violenza contro le donne è una tematica attualissima (Brianza compresa) e che ha visto anche in questa estate che sta terminando numerosi episodi di violenza, con casi di donne che a causa della gelosia del proprio partner hanno perso la vita. A questi casi mortali si aggiungono casi di violenza domesti, di aggressioni e di stupri con vittime anche molto giovani. Un’emergenza sulla quale non c’è nulla da ridere: servono interventi rapidi e concreti per mettere fine a una piaga che ogni giorno miete vittime.
Barbara Apicella