Tutti la rincorriamo e ciascuno la intende in modo diverso. Per qualcuno è stringere il proprio bambino al petto e riempirlo di baci, per qualcun altro prendere un caffè con gli amici; per altri basta il complimento del capo, altri invece mirano all’ultima automobile di grido.
Per voi che cosa significa essere felici? Una risposta univoca non c’è; anche se lo chiedete alla stessa persona vi risponderà in modo diverso a seconda dell’età così che la felicità adolescenziale di uscire il sabato sera con le amiche, dopo i 30 anni si trasformerà nella pizzata casalinga con marito e figli.
Sul tema della felicità c’è chi persino ha scritto un libro. “La felicità? Ve la do io!” (pubblicato da Youcanprint) storie vere intorno a questo sentimento raccolte e raccontate dalla scrittrice e giornalista romana Alessandra Hropich. Un libro in cui l’autrice analizza il sentimento di persone felici, ma anche di persone tristi. Storie che fanno riflettere imparando a ridimensionare anche la nostra vita.
La professione di giornalista e di comunicatrice certamente l’aiuta: di spunti e di storie da raccontare ce ne sono davvero tante. Basta saper cogliere l’eccezionalità della vita anche nella quotidianità imparando, come fa la penna di Alessandra, ad affrontarle in modo ironico e anche buffo.
“In questo libro ho raccolto i racconti veri di chi la felicità l’ha raggiunta, ma anche di chi è triste – spiega – Uno spunto per riflettere, ma anche uno spunto per imparare a seguire il percorso che ci porta alla felicità”. Perché, il più delle volte, la felicità è dietro l’angolo. Oppure si indossa la maschera con amici, parenti e vicini di casa di persona felice, ma poi dietro quelle mura domestiche dietro le quali si litiga e si urla.
La felicità c’è, anche dietro a situazioni all’apparenza tristi. “Come nel caso di un signore raggirato da una donna avvenente e senza scrupoli – spiega Alessandra – Era una situazione molto pesante, questa uomo si era ritrovato completamente al verde, ma nel raccontarmi la vicenda provava la profonda gioia di rivivere quei momenti felici passati con la sua truffatrice, affermando che malgrado tutto lo avrebbe rifatto”. C’è chi è felice di crogiolarsi nel passato, in un sentimento malato e falso, e c’è chi è felice di rendere orgoglioso il proprio compagno.
“Come una mia ex insegnante – prosegue – Dai suoi occhi traspariva la gioia nel raccontare quando il marito medico invitava i suoi colleghi a cena. Era felice di poter scegliere e acquistare mazzi di fiori per abbellire la sua casa, per far fare bella figura a quel marito non sempre fedele”.
C’è chi la felicità la proietta nel futuro. Quante volte ci siamo persi nel pensiero di poterci dedicare ai nostri hobby in vacanza o durante la pensione. Nel libro di Alessandra Hropich trova spazio anche la storia di un capotreno che l’autrice aveva conosciuto. “Io sono felice di sapere che quando andrò in pensione potrò completare la mia casa – ci rivela – Me lo ripeteva continuamente. Era entusiasmante sentire la passione e l’amore che metteva in quello che faceva”.
Vuoi vedere che il segreto della felicità è fare quello che amiamo, con amore, passione e dedizione? “Per essere felice bisogna tornare ad emozionarsi – aggiunge – A non dare nulla per scontato, a vedere il mare con occhi nuovi, a considerare ogni giorno come fosse l’ultimo”.
Ma cos’è la felicità per Alessandra? “Sono felice quando incontro persone nuove – conclude – Ma anche quando riesco a tuffarmi nel silenzio e nei miei pensieri, facendo scaturire la parte creativa del mio essere”.
E voi quando siete felici? Beh, io lo sono quando posso raccontare quello che accade intorno a me, dando voce a chi voce spesso non ha.
Barbara Apicella