I tassi di disoccupazione diminuiscono, ma da Federconsumatori arriva l’allarme: “In Italia aumentano i contratti a termine e diminuiscono i lavoratori con un contratto a tempo indeterminato”.
I dati dell’Istat se da un lato tranquillizzano sul fronte dell’occupazione (il tasso di disoccupazione su base trimestrale risulta in calo del -0,3% rispetto allo scorso anno, arrivando al 10,7%), dall’altro fanno emergere un problema molto diffuso. La tipologia dei contratti di assunzione: infatti la disoccupazione presenta un segno negativo perché sono in aumento le assunzioni a termine, mentre quelle a tempo indeterminato continuano a diminuire.
“Anche una cifra in apparenza positiva può nascondere un risvolto amaro – commenta Emilio Viafora, presidente della Federconsumatori – I dati confermano la tendenza alla precarizzazione”. Un tendenza che non è certo favorevole né all’economia né al lavoratore che con questi contratti a termine non può permettersi di progettare il proprio futuro.
Lo dimostrano anche gli ultimi dati sul calo dei consumi e della produzione industriale, evidenziando la necessità di intraprendere in tempi rapidi un piano di rilancio dell’occupazione con garanzie che danno impulso al sistema economico. Sono indispensabili interventi strutturali, a partire da investimenti per la ricerca, sviluppo, modernizzazione e taglio delle tasse sul lavoro.