LISSONE – Per tutti era “la dama bianca”, la donna dello scandalo che aveva fatto perdere la testa a un campione simbolo della rinascita italiana nel Secondo dopoguerra. La storia d’amore tra Fausto Coppi e Giulia Occhini trasformata in un’intensa lettura scenica che sarà allestita domani, sabato 15 settembre, alle 21 a Palazzo Terragni.
Lo spettacolo, ideato e firmato dal monzese Ettore Radice, ripercorre quella storia d’amore in un’Italia puritana degli anni Cinquanta che, lontana ancora dalla legge sul divorzio, condannava in modo iniquo l’adulterio. Proprio come accaduto nel caso del campione e della sua amata. Usciti allo scoperto, entrambi già sposati (Fausto Coppi anche padre di una bambina), vennero condannati: al campione venne ritirato il passaporto, Giulia incarcerata per un mese e poi costretta al domicilio coatto.
Durante la lettura scenica verrà ripercorsa la storia d’amore interpretata da Ivan Ottaviani e da Debora Migliavacca Bossi accompagnati alla fisarmonica dal maestro Marco Valenti. Una storia iniziata esattamente 70 anni fa, quel lontano 8 agosto 1948 quando, per la prima volta, Giulia Occhini incontrò Fausto Coppi. Un incontro casuale, alla partenza della gara delle Tre Valli Varesina quando la “dama” si fece spazio tra i tifosi del Fausto nazionale per chiedere un autografo per il marito, grande tifoso di Coppi. Entrambi rimasero folgorati e pian piano tra i due nacque un’amicizia poi trasformatasi in amore prima clandestino e alla fine alla luce del sole.
Un amore che in un’Italia tanto diversa da quella di oggi non fu semplice poter vivere tranquillamente e solo dopo tante peripezie Fausto e Giulia riuscirono a coronare la loro storia sposandosi in Messico (il matrimonio non venne mai riconosciuto in Italia). Un amore che toccò l’apice con la nascita di Faustino.
L’ingresso alla serata è libero.