L’accordo raggiunto dalla maggioranza sull’alternanza scuola-lavoro non piace all’Unione Artigiani di Monza e Brianza che lo definisce “un passo indietro che mette a repentaglio l’occupazione giovanile e che mina i già fragili equilibri dei rapporti tra scuola e mondo del lavoro”.
“L’alternanza scuola lavoro non sarà più un requisito per l’accesso all’esame di maturità – spiega Marco Accornero segretario generale dell’Unione Artigiani di Milano e Monza-Brianza – Nelle intenzioni del Governo sarebbe il primo passo per un restyling complessivo dei percorsi scuola-lavoro, che faticosamente sono stati avviati in questi anni dando vita a buone pratiche di confronto e rapporto fra mondo della scuola e mondo del lavoro, che si mira a ridurre sensibilmente specie nei licei.”
Fino ad oggi la legge prevedeva per gli studenti degli ultimi tre anni degli istituti tecnici e professionali di svolgere 400 ore di alternanza scuola-lavoro e 200 nei licei.
“Lalternanza scuola-lavoro, come avviene in altri Paesi europei da molto più tempo che da noi – rimarca Accornero -, costituisce un momento importante per la scuola, che può misurare il grado concreto di preparazione dei propri studenti, per i giovani che scoprono il mondo del lavoro e le opportunità che può riservare, per le imprese stesse che hanno loccasione di valutare figure che potrebbero un domani essere inserite in azienda. Si tratta di un delicato progetto, avviato tre anni fa, che necessita di tempo per andare a regime, ma che può essere molto utile nel dialogo che necessariamente deve avvenire tra la scuola e il mondo produttivo”.
Ora viene rimesso tutto in discussione. “Costituisce un passo indietro che peggiorerà l’ingresso degli studenti nel mondo del lavoro e che metterà ancor più in difficoltà le imprese alla ricerca di personale qualificato”, precisa Accornero.
Sono oltre 31 mila in un mese i posti offerti dalle imprese per chi esce dalle superiori o dalle scuole professionali a Milano (26 mila posti), Monza Brianza (4 mila) e Lodi (750). Ed è ancora il ragioniere (indirizzo amministrazione, finanza e marketing) il diplomato più richiesto dalle imprese di Milano, pari a quasi 4 mila entrate previste per il mese di settembre (8,7%), così come a Monza Brianza (quasi 700 posizioni richieste, 10,4%) e a Lodi (80, 6,7%).
“Per questo motivo – conclude Accornero – anche l’Unione Artigiani collabora con la Camera di Commercio nel promuovere l’attivazione di percorsi di alternanza scuola lavoro, affinché scuole e imprese co-progettino percorsi didattici per orientare e formare i giovani alle figure professionali più richieste, favorendo il primo impiego e l’occupazione giovanile.”