MILANO – Aveva accoltellato un altro musulmano durante un litigio, poi era riuscito a fuggire in Spagna e a far perdere le sue tracce. Il marocchino, 21 anni, ora è finito in carcere: era tornato in Italia per rivedere la fidanzata, ma ad accoglierlo ha trovato gli agenti delle Polizia di Stato.
L’extracomunitario era fuggito il 4 giugno. Quel giorno, nel pomeriggio, si era appartato nelle cantine di un palazzo in via dei Cinquecento per un rapporto sessuale con la fidanzatina italiana di 17 anni. Proprio in quel momento, però, era stato sorpreso da un connazionale che, allibito, lo aveva rimproverato per ciò che stava facendo durante il periodo del Ramadan.
Il ventunenne aveva ragito con violenza. Non solo verbale: dopo avere estratto il coltello aveva colpito il ragazzo che aveva osato disturbarlo e sgridarlo. Poi è scappato all’estero, dove ha deciso di rimanere per qualche tempo in attesa che la situazione potesse calmarsi.
Il problema per lui è che, per amore della ragazza, ha poi deciso di tornare in Italia con l’intenzione di rivederla. Il suo è stato un errore di valutazione: o crede che le forze dell’ordine vivano nell’età della pietra, o era convinto che il suo caso fosse stato ormai dimenticato. In ogni caso, si è sbagliato di grosso. Agli agenti del Commissariato Mecenate, che nel frattempo avevano scoperto di trovarsi di fronte uno straniero con numerosi alias e precedenti per spaccio, è bastato tenere d’occhio il suo profilo Facebook. Lì, in tutta tranquillità, si scambiava messaggi con la ragazza pianificando anche il viaggio di ritorno.
I poliziotti hanno organizzato il “comitato di accoglienza”. Appena arrivato in Italia gli hanno messo le manette ai polsi e l’hanno accompagnato in carcere dando esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare. Il marocchino sarà chiamato a rispondere di tentato omicidio.