MONTICHIARI – E’ arrivato in Italia sostenendo di fuggire da qualche guerra o di essere comunque talmente discriminato da non poter vivere nemmeno in patria. Un richiedente protezione politica internazionale proveniente dal Bangladesh, ospitato in una struttura di Montichiari, è ora finito in carcere per apologia di terrorismo.
Il ventenne, insomma, in più occasioni si è esposto sui social network esprimendo tutta la sua vicinanza all’Isis. Su Facebook si è lasciato andare con frasi propogandistiche del tipo: “I need war”, “Il paradiso mi attende”, “Blood boy”, “La morte aspetta tutti”, “Felice giorno della morte”. Frasi già dal contenuto discutibile che, spesso, sono state pubblicate anche in occasione di attenteti avvenuti a livello internazionale.
Un anno fa, in occasione dell’attentato di Londra del 4 giugno, aveva ritenuto corretto festeggiare pubblicando su Facebook una fotografia una serie di fotografie di bambini insanguinati e di due armati a cavallo con un vessillo nero. Quando il 17 agosto 2017 era stata colpita Barcellona ha scritto “Blood boy”, aggiungendo il giorno successivo “Oggi grande giorno per i musulmani”.
Troppo per la Procura, che ha chiesto e ottenuto la custodia cautelare in carcere per questo soggetto ritenuto un po’ troppo pericoloso. La Guardia di Finanza e la Polizia di Stato sono andate a prenderlo nella struttura di accoglienza ove era ospite per portarlo in un cella e per metterlo a disposizione dell’autorità giudiziaria.