“Chiederà al Governo di farsi carico con urgenza della sicurezza viaria”. Lo annuncia l’onorevole monzese Andrea Mandelli (Forza Italia) con particolare riferimento alla situazione della Milano-Meda che da metà agosto, giorni del crollo del Ponte Morandi di Genova, è prepotentemente finita alla ribalta per la situazione in cui versano alcuni ponti e per i timori sollevati da cittadini e da rappresentanti delle istituzioni.
L’ente più direttamente interessato, la Provincia di Monza e Brianza che ha in carico la gestione della superstrada, a più riprese ha cercato di gettare acqua sul fuoco invitando a evitare gli allarmismi inutili e spiegando che, attualmente, dopo i lavori effettuati nell’estate 2017, il monitoraggio è costante e non c’è alcun rischio crollo. Giovedì, tuttavia, anche in seguito alla forte pressione popolare, è stato dato avvio a una nuova fase di verifica con prove di carico sui due ponti di Cesano Maderno e allo svincolo di Meda, saltando quello di Bovisio Masciago perché ormai chiuso al traffico.
L’onorevole Mandelli, tuttavia, non si accontenta: “La situazione dei ponti della Milano–Meda desta preoccupazione. Da alcune verifiche commissionate dalla Provincia, infatti, è stato rilevato un particolare stato di usura della superstrada, che da tempo necessita di piani di manutenzione adeguati al grande flusso di auto. In particolare, i tecnici stimano di dover intervenire su tre ponti, mentre altri lavori di minore entità dovranno essere programmati anche sul resto dei manufatti”.
Per questo motivo è pronto a depositare una interrogazione parlamentare alla Camera, sollecitando un rapido intervento del Governo. Un’altra interrogazione, forse identica o comunque con contenuti simili, come annuncia l’onorevole Mandelli sarà presentata al Senato dall’altro parlamentare brianzolo Roberto Rampi (Pd).