MONZA – Basta ai furbetti dell’aula: il gettone di presenza spetterà solo a quei consiglieri comunali che, effettivamente, parteciperanno dall’inizio alla fine ai lavori del Consiglio comunale.
Soddisfatto il consigliere Paolo Piffer (Civicamente): giovedì sera il Consiglio comunale ha approvato la sua mozione che chiedeva il riconoscimento del gettone di presenza solo ai consiglieri che effettivamente stanno in aula, “escludendo tutti quelli che per varie ragioni rispondono presente all’appello e poi spariscono, oppure quelli che arrivano a pochi minuti dalla fine della seduta”, precisa il consigliere comunale. Piffer aveva avanzato questa proposta già alla fine della Giunta Scanagatti, ma venne bocciata. Il capogruppo di Civicamente non si è arreso tornando adesso all’attacco con la medesima richiesta.
” Non che questi siano atteggiamenti molto diffusi oggi, ma come diceva una vecchia pubblicità: prevenire è meglio che curare – precisa – Si chiama “gettone presenza” e mi sembra ovvio che questo venga vincolato alla presenza fisica della persona. Si parla di soldi pubblici e ci vuole attenzione. Sicuramente la qualità dell’operato di un consigliere dipende da tanti altri fattori oltre che dalle ore dedicate all’aula, ma questa valutazione spetta agli elettori e non a me”.
I particolari del provvedimento verranno definiti nei prossimi giorni quando verrà convocata una commissione ad hoc. “Qualche politico della vecchia guardia proverà probabilmente a boicottare la cosa, ma ormai l’aula si è espressa e indietro non si torna – aggiunge – Questa approvazione è importante per una questione di rispetto e trasparenza: rispetto nei confronti delle istituzioni e trasparenza nei confronti dei cittadini che hanno il diritto di sapere come lavora il loro consigliere, oltre al fatto che la sua applicazione ci farà risparmiare anche un po’ di soldi. Per qualcuno è populismo, per noi è buon senso”.
La prima a sollevare il problema dell’assegnazione dei gettoni di presenza, ricordando che si tratta di soldi dei cittadini, fu nel 2012 la consigliera Anna Mancuso. Al termine di una commissione si inalberò per l’assegnazione del gettone di presenza malgrado i tempi ridotti della riunione, criticando le modalità di assegnazione.
B. Api