MUGGIO’ – Stefano Bolognini in visita alla sede del Banco Alimentare. Una visita importante durate la quale l’assessore regionale alle Politiche sociali, abitative e disabilità ha avuto modo di conoscere da vicino il prezioso lavoro svolto dai volontari, una presenza costante e un aiuto concreto a tantissime famiglie che spesso non riescono neppure a mettere insieme il pranzo con la cena.
Il Banco Alimentare è un importante punto di riferimento: presente sul territorio da 28 anni, conta 21 dipendenti, 750 volontari stabili, 730 aziende coinvolte, 60 camioncini al giorno di volontari che vengono e vanno per portare le merci alle 1.247 associazioni caritatevoli assistite, 52 milioni di euro di alimenti di eccedenza movimentati per quasi 19 tonnellate nel 2017, con una attitudine a generare ‘utili’ perlomeno interessante: a ogni euro investito sono 30 quelli di cibo raccolto e distribuito generati.
“Confrontarmi con una realtà di questo tipo – ha commentato Stefano Bolognini – è uno stimolo per fare sempre di più e meglio a sostegno di tutti. Penso ai contratti di quartiere, al mondo della protezione civile, alle situazioni delle nostre città che hanno bisogno di un’iniezione di fiducia e di creatività intelligente”.
I dati dell’attività del Banco Alimentare portano a riflettere, mettendo in evidenza situazioni di povertà anche nella nostra Regione.
Nel 2017 il Banco Alimentare ha distribuito 18.711 tonnellate di alimenti a 290 mila circa persone. Da una ricerca condotta sulle 1.247 strutture caritative partner, in collaborazione con l’Alta scuola impresa e società (Altis) dell’Università Cattolica, l’84,5 per cento delle 1.180 realtà che hanno risposto al questionario non c’è diminuzione degli assistiti. Tutt’altro: per il 34 per cento c’è anzi un aumento della richiesta di aiuto. Un altro dato preoccupante è quello delle famiglie che non riescono ad uscire dalla condizione di indigenza e continuano a chiedere aiuto: il 35,7 per cento delle strutture caritative dichiara di non aver visto nessuna persona assistita nel 2017 uscire dalla condizione di bisogno e il 43,2 per cento dichiara anzi che sono meno del 5 per cento gli assistiti usciti dalla povertà.
Una povertà che dal 2013 ad oggi è in costante aumento anche i Lombardia. “Questa visita è stata molto importante – ha dichiarato Bolognini al termine del tour al Banco Alimentare – Ci costringe a cercare le risorse per sostenere una realtà che sarebbe grave non valorizzare: non ho potuto che ringraziarli per lo straordinario impegno che mettono nell’assistere i più bisognosi con i 102.500 pasti donati al giorno”.
La richiesta di aiuto da parte delle persone è in aumento, ma le risorse sono sempre le stesse. “Dal 2005 ad oggi le derrate alimentari dall’Unione Europea sono invariate, mentre la nostra resa nello stesso periodo è raddoppiata da 6 a 12 tonnellate di alimenti”, ha ricordato il direttore del Banco Marco Magnelli.
“Ora siamo impegnati -ha aggiunto il presidente del Banco Dario Boggio Marzet – ad evitare che gli alimenti vengano gettati. Formiamo mamme e volontari, con aziende e multinazionali che portano da noi i loro dipendenti a fare del volontariato. Un’azienda, ad esempio, sostiene progetti per portare la colazione corretta a 521 minori in 19 strutture residenziali; un’altra vive talmente la responsabilità sociale da aver ‘adottato’ 4.000 bambini lombardi”.