La lipodistrofia è una malattia estremamente rara che impedisce di immagazzinare il tessuto adiposo sottocutaneo. Nel mondo, ne sono colpite approssimativamente da 1 a 4 persone per milione. Su questa malattia e sui passi fatti in avanti dalla ricerca si parlerà domani, mercoledì 19 settembre, durante il Convegno italiano sulle lipodistrofie che si svolgerà a Roma (presso Una Hotel, via Amendola Zona Termini).
Al tavolo dei relatori si susseguiranno i maggiori esperti presenti in Italia che faranno il punto della situazione sulla patologia e sulle innovazioni farmacologiche che potrebbero migliorare la qualità di vita dei pazienti. Malati che oggi possono contare anche sulla neonata Associazione Italiana Lipodistrofie (AILIP). Difficile effettuare una corretta diagnosi. Una volta è stata riconosciuta è fondamentale intraprendere la corretta terapia e uno stile di vita adeguato, anche dal punto di vista alimentare. Infatti, malgrado l’apparente magrezza, chi è affetto da lipodistrofia deve controllare che il grasso non si depositi in sedi improprie abbracciando una dieta molto bilanciata a ridotto contenuto di grassi (20-30% dell’energia totale), in cui i carboidrati dovrebbero rappresentare il 50-60% del fabbisogno giornaliero e le proteine il 20% circa.
Durante il convegno i parlerà anche della recente immissione nel commercio da parte dell’Ema di un farmaco per la lipodistrofia e la necessità condivisa da medici e pazienti di modificare la denominazione della patologia nell’elenco delle malattie rare esenti inserito nei nuovi Lea.