MILANO – Rapinatore sì, ma sceglieva con molta cura le sue vittime. Avevano tutte una caratteristica: si trattava di proprietari di minimarket o commessi ma, soprattutto, erano di corporatura minuta. In caso di neessità avrebbe potuto affrontarle senza problemi. L’uomo, 33 anni, è stato arrestato dalla Polizia di Stato.
Il rapinatore seriale, di nazionalità italiana, era un volto noto alle forze dell’ordine ma soltanto in quanto tossicodipendente. Per il resto non aveva mai commesso alcun reato. Questo ha reso ancor più difficile le indagini. Gli uomini del Commissariato di Quarto Oggiaro avevano in mano pochissimi elementi: rapine di dannni di minimarket gestiti da cingalesi o comunque da asiatici. Nella zona di Quarto Oggiaro, Barona e Lorenteggio.
Sono almeno cinque i colpi messi a segno tra il 26 agosto e il 2 settembre, tutti con la stessa tecnica. Ovvero un coltellaccio da cucina puntato alla gola della persona presente in cassa. Alla fine, però, i poliziotti sono riusciti a risalire all’identità dell’uomo. Non rapinava per mangiare, visto che aveva già uno stipendio da lavoratore dipendente. Quei soldi, con ogni probabilità, erano quelli da utilizzare per l’acquisto degli stupefacenti.