L’abitudine dei secchielli di pop corn non c’era ancora, ma quella sera il motivo d’attrazione era ben altro: il 20 settembre 1905, per la prima volta, avviene la proiezione di un lungometraggio in Italia. O, per essere più corretti, è la data ufficiale della prima proiezione. Perché prima di questa, in realtà, pare che ne sia già avvenuta una ufficiosa a Livorno il 16 settembre con quattro giorni di anticipo.
Altri tempi, altre sale, altra tecnologia. E ritmi lenti anche nella diffusione di questa. Basti una considerazione su tutte: la prima proiezione pubblica in assoluto, quella al Gran Café de Paris organizzata dai fratelli Lumière, è del 1895. In Italia, insomma, il cinematografo con i lungometraggi fa la sua apparizione dieci anni più tardi.
Diamo un’idea anche per far comprendere il termine di lungometraggio: la prima pellicola proiettata in Italia è lunga ben 250 metri. Andata quasi completamente distrutta: oggi, di quel reperto storico, restano soltanto 75 metri che consentono una proiezione della durata di circa 4 minuti.
Il primo film è “La presa di Roma”, firmato dal regista Filoteo Alberini. Proiettato proprio a Porta Pia in occasione del trentacinquesimo anniversario di Roma Capitale. Davanti a un gran pubblico: si narra che per quella sera e per i giorni successivi saranno più di 100 mila gli spettatori. Non aspettatavi gli effetti sonori: non c’è neanche l’audio a dire il vero. Ma se oggi siamo arrivati ai multisala e ai film realizzati al computer, ricordiamo che siamo partiti da lì.