LECCO – Bambini in sciopero disertano per due giorni i banchi di scuola per protestare contro quel compagno troppo violento, che più di una volta ha aggredito gli altri alunni e gli insegnanti, con qualcuno che è finito al Pronto Soccorso. Ma in questa vicenda non c’è un colpevole: sono tutte vittime.
La prima vittima è il bambino di 10 anni: non si tratta di un bullo ma di un alunno con gravi disturbi comportamentali , con un quoziente intellettivo molto elevato, con nessuna patologia conclamata accertata e già seguito dai Servizi sociali. Il bambino frequenta la quarta elementare di una scuola del meratese, ma a poche settimane dalla ripresa delle lezioni i genitori e i compagni sono già esasperati. Difficile seguire le lezioni,
La situazione si trascina ormai da tre anni, anche l’insegnante di sostegno ha declinato l’incarico. Seguire questo bambino è troppo impegnativo: l’alunno è violento e bisogna trovare una soluzione, più di una volta ha ferito i compagni e gli insegnanti.
Nel frattempo i genitori hanno cercato di alzare l’attenzione, anche mediatica, su questa vicenda, tenendo a casa da scuola i propri figli per due giorni. Martedì e mercoledì in classe si sono presentati solo tre alunni, tra cui anche il bambino violento. Nel frattempo i genitori si sono confrontati e cercato di capire come tutelare i propri figli e al tempo stesso non isolare l’alunno. Non è la prima volta che i genitori chiedono un intervento serio, ma ad oggi non è ancora stata trovata una soluzione.
E a pagarne le spese è l’intera classe: gli insegnanti che non possano tranquillamente svolgere la loro lezione, gli alunni e il bambino stesso.