CESANO MADERNO – Aveva lanciato un disperato appello dal Pakistan per chiedere aiuto e poter tornare in Italia. Il Ministero degli Esteri, una volta informato, aveva promesso il suo interessamento. Detto, fatto: a distanza di poche ore la ragazza, Menoona Safdar di 23 anni, residente a Bovisio Masciago e studentessa a Cesano Maderno, è stata caricata sul volo per essere riportata in Italia.
“Il positivo esito – si legge su una nota diffusa dal Ministero degli Esteri – che ha posto fine a una grave violazione dei diritti fondamentali della giovane donna è stato reso possibile, a seguito del personale interessamento del ministro, dall’efficace azione della nostra Ambasciata a Islamabad in stretto raccordo con la Farnesina”.
La ragazza aveva scritto alla scuola superiore che aveva frequentato fino a qualche anno fa quando, diciottenne, era stata portata in Pakistan con l’inganno perché la famiglia aveva già combinato il matrimonio con un ragazzo. Di fronte al suo rifiuto le erano stati sottratti tutti i documenti di identità per costringerla a vivere in Pakistan.
Lei, dopo anni di sofferenze, non si è arresa. Le è venuto in mente di scrivere alla vecchia scuola per chiedere aiuto e per affermare la sua volontà di vivere in Italia. L’appello non è rimasto inascoltato: la scuola ha subito avvisato le forze dell’ordine. Della questione è stata informata anche la Prefettura e, attraverso questa, l’Interpol. Nel frattempo si è mosso anche il Ministero. Risultato: la ragazza è stata subito rintracciata in Pakistan e caricata sul volo. Ha riacquistato la sua libertà e la dignità di persona umana non più segregata e sottomessa.
Gualfrido Galimberti