MILANO – La rapina subita era stato il minore dei mali. L’anziano, dopo l’aggressione, era finito in coma. Il suo aggressore, giudicato con rito abbreviato, è stato condannato a 11 anni di carcere e al pagamento, in via provvisionale, di 20 mila euro al pensionato.
La vicenda risale al 20 aprile. Un uomo di 78 anni stava rincasando in via Valtorta quando, all’improvviso, si è ritrovato davanti un romeno di 29 anni con intenzioni tutt’altro che pacifiche. Voleva il suo orologio e il portafogli. E per non perdere troppo tempo, gli ha rifilato due pugni in faccia per impossessarsene e fuggire.
Grazie al paziente lavoro delle forze dell’ordine e alla presenza di telecamere di videosorveglianza, si è riusciti a risalire all’aggressore e a farlo finire sul banco degli imputati. Il Pm, contestandogli i reati di rapina aggravata e di tentato omicidio, ha chiesto 13 anni di carcere. Il Giudice dell’udienza preliminare, tenendo conto dello sconto di un terzo sulla pena previsto dal rito abbreviato, l’ha condannato a 11 anni di reclusione.
Il romeno, peraltro, è imputato in un altro processo per un’altra aggressione avvenuta con le stesse modalità. Oltre al processo penale, dovrà poi vedersela in sede civile. Nel frattempo dovrà versare all’anziano, che fortunatamente nel corso dei mesi si è lentamente ripreso, un importo di 20 mila euro.