CREMONA – Ha ammesso le sue responsabilità, ma questo non gli è stato sufficiente per evitare di rendere conto alla giustizia di ciò che è avvenuto: un marocchino di 24 anni è accusato di atti sessuali con una minore. Ha avuto rapporti con una ragazzina di 13 anni.
Su questo non ci sono dubbi. Poi l’extracomuntario sostiene di essere convinto che lei avesse 19 anni e che, comunque, che lei era sempre stata consenziente e non constretta. Di tutt’altro avviso la minorenne, ora sedicenne, che aveva raccontato tutto quanto alla famiglia e all’assistente sociale non riuscendo più a liberarsi da quello che considerava un vero e proprio incubo.
I due si erano conosciuti nella primavera del 2016 in un ristorante, dove lei stava pranzando con la famiglia. Era stata avvicinata dallo straniero nel cortile: due chiacchiere, qualche complimento, poi la richiesta del numero di cellulare. Dato dopo qualche resistenza, ma poi in serata c’erano stati scambi di Sms tra i due.
Si sono incontrati successivamente un pomeriggio mentre lei stava andando alla lezione di danza. Lui aveva proposto di fare un giro in macchina ma, di fronte alla resistenza della ragazza, secondo l’accusa avrebbe accostato in una strada poco frequentata. Lì l’avrebbe costretta al rapporto orale.
Si era poi rifatto vivo in un secondo momento chiedendole fotografie, con la minaccia di raccontare in giro quanto aveva fatto. Insomma un circolo vizioso a cui la ragazzina non riusciva più a sottrarsi. Fino a un secondo appuntamento, davantia alla scuola. Lei lì si sentiva al sicuro, ma è stato un attimo spostarsi in una strada nelle vicinanze per un secondo rapporto orale.
Ormai sconfortata la ragazzina si era poi rivolta alla sorella e a una assistente sociale. Era stato il primo sostegno oltre che il via alla denuncia presentata in Queestura. Il marocchino, anche grazie al numero di cellulare, era stato poi rintracciato facilmente.