Tradotto in 20 lingue diverse, pubblicato su più di 2.600 testate per un totale di oltre 70 Paesi del mondo e 355 milioni di lettori. Sono numeri favolosi. Sono quelli di Peanuts, il fumetto nato dalla mente di Charles Schulz e uscito per la prima volta il 2 ottobre 1950. Diventerà uno dei fumetti più famosi del mondo.
Un progetto che non nasce improvvisamente dal nulla. Ha un suo antenato: Li’l Folks, anche questo è tavola domenicale dalla vita decisamente più breve e caratterizzato da una minore notorietà, sempre ideata da Schulz. Tre anni, dal 1947 al 1950, su un giornale locale. Però tanto basta perché la United Featrure Syndicate le noti e decida di ingaggiare Schulz, chiedendolgi tuttavia di cambiare il nome del fumetto. La scelta ricade su Peanuts.
Il nome non trova Schulz particolarmente entusiasta, ma il successo è innegabile: vignette disegnate per 50 anni consecutivi. Ai quattro personaggi originari (Charlie Brown, Shermy, Patty e il cane Snoopy), negli anni sarà necessario aggiungere anche altre figure per poter variare e dare continuità a un progetto di così lunga durata. Linus, quello della famosa coperta e amico di Charlie Brown, comparirà solo nel 1952. Con lui anche la sorella Lucy, a sua volta una delle caricature diventate più famose. Gli ultimi a essere aggiunti, tra i grandi protagonisti, saranno Spike (nel 1975) ed Eudora (nel 1978).
Ormai, negli anni, per tutti diventano personaggi ben noti, ognuno con le sue caratteristiche. Sarà inevitabile arrivare anche ai lungometraggi, agli spettacolo teatrali, ai cartoni animati in tv e perfino a una lunga serie di videogiochi. Con questi ultimi, chissà, forse anche le nuove generazioni – i Millennials – hanno imparato a conoscere il fascino di Peanuts.