MONZA – Quando si sta attraversando un momento di difficoltà è facile credere a qualsiasi cosa e incappare nella rete di ciarlatani e imbroglioni il cui unico obiettivo è spennare il malcapitato di turno.
Di storie di questo tipo ne scriviamo spesso: le vittime molte volte sono anziani, spesso soli. Ma può capitare a persone di tutte le età che in un particolare momento della propria vita, magari in seguito a un lutto, alla perdita del posto di lavoro o alla fine di una relazione si trovano ad essere particolarmente e facilmente esposti al retaggio di chi li vuole imbrogliare, creando storie verosimili di malocchio e di spiritismo.
Proprio in seguito all’ennesima persona che ha rischiato di cadere nella trappola dei ciarlatani Natyan Gayatri, anima dell’Università Popolare Studio Gayatri, ha deciso di organizzare un incontro gratuito sul tema. Per mettere all’erta chi potrebbe credere all’imbroglio.
L’incontro si terrà martedì, 2 ottobre, alle 10 nel suo studio di via Monte Santo 33 (l’ingresso è libero, ma è necessario confermare la partecipazione telefonando al numero 333.4822351).
“Ho deciso di organizzare questo evento dopo l’ennesima storia allucinante che mi ha confidato una donna che sta attraversando un periodo di grande sofferenza – spiega – Il fatto è accaduto a Monza: la signora si è rivolta a una riflessologa per sottoporsi a un massaggio antistress ai piedi. Ma durante la seduta la riflessologa ha cercato di andare oltre facendosi raccontare la vita della cliente e cercando di emettere una diagnosi”. Al limite della follia. Fantasticherie alle stato puro che in una persona debole vengono invece accolte come pura verità.
Per superare il momento di dolore la riflessologa ha invitato la sua cliente a recarsi in chiesa per 21 giorni e a parlare con il padre ormai passato a miglior vita, poi si sarebbe dovuta rivolgere a un sacerdote per ricevere la benedizione e farsi togliere il malocchio; ma nel frattempo la sua vita amorosa ne avrebbe profondamente risentito con il marito che sarebbe finito tra le braccia di altre donne. Ma non solo: la riflessologa, secondo quanto raccontato da Natyan, avrebbe anche denigrato la povera paziente annientando la sua autostima ed etichettandola come persona con problemi psichiatrici e sessuali destinata al ricovero in un istituto di igiene mentale.
Il tutto massaggiando semplicemente i piedi. “Quando si è in un momento di difficoltà è facile credere a qualunque cosa -ribadisce Natyan – Ma per fortuna la signora dopo qualche giorno di profondo sconforto e lacrime, con l’autostima sotto i piedi, ha deciso di raccontarmi quanto le era accaduto”. Non è la prima volta che Natyan raccoglie questi racconti: è per questo che ha deciso di organizzare un incontro per mettere all’erta le persone dai ciarlatani che sono bravi a captare le fragilità del prossimo.
“Mi sono sentito spesso solo a combattere contro questa piaga – conclude – Le persone devono imparare a smascherare i ciarlatani del mondo olistico”.
Barbara Apicella