GIUSSANO – Neppure lei ci credeva, e neppure papà Bruno. Certo Martina ha talento, buona volontà e passione; ma vincere al primo colpo tra i titani della disciplina sembrava una missione impossibile. Eppure i sogni qualche volta diventano realtà, e sono proprio queste belle storie di passione, coraggio e sentimento che devono essere di ispirazione ai tanti bambini e ragazzi che proprio in queste settimane si stanno avvicinando a un nuovo sport.
Una storia di determinazione e di sacrifici quella di Martina Speranza, 10 anni, caratese di nascita, ma residente a Castione della Presolana, in provincia di Bergamo, che ad aprile ha inanellato il titolo di campionessa italiana di Vovinam Viet Vo Dao nella forma singola Nhap Mon Quyen, e le medaglie d’argento nella forma singola dei Thap Tu Quyen e combattimento a coppie Sing Luyen Mot.
Orgoglio di papà Bruno (suo primo modello e allenatore) e di mamma Eleonora che hanno festeggiato la vittoria inaspettata della figlia. “Martina ha iniziato a praticare questa antica arte marziale vietnamita solo tre anni fa – racconta papà Bruno – Una disciplina molto diffusa nel nord Italia e soprattutto in Brianza. Una disciplina completa sia per il corpo sia per la mente”. Martina si era già avvicinata al mondo delle arti marziali praticando il karate; poi un giorno la richiesta al papà di provare anche il Vovinam Viet Vo Dao. E a quel punto è stato amore a prima vista, pur non abbandonando il karate.
“Martina si allena circa dieci ore alla settimana – continua il padre – Le piace, ci mette passione e impegno”. Non trascurando naturalmente la scuola e le amicizie. Si allena con il papà nell’Asd intitolata al fratellino Giulio Speranza e poi una volta alla settimana trasferta in Brianza alla palestra “Training 90” di Robbiano sotto gli insegnamenti del maestro Filippo Pollastro. Fatica e tenacia alla fine sono state ricompensate e Martina Speranza con immensa gioia è diventata campionessa italiana. Unica rappresentante della sua palestra, e soprattutto nuova tra i giganti della disciplina.
Ma la vera vittoria per papà Bruno è la gioia nel vedere che Martina ha compreso fino in fondo il valore di questa disciplina. “Il Vovinam Viet Vo Dao è un’arte marziale adatta a tutti – precisa – E come tutte le arti marziali forma il corpo, ma anche il carattere della persona. E’ completa: vengono insegnate forme, difesa, uso dei bastoni e nulla viene lasciato al caso”.
Ma è soprattutto l’aspetto mentale quello al quale il papà (oltre che atleta) Bruno Speranza tiene molto. “Questa disciplina aiuta alla riflessione, insegna il rispetto delle regole e dei valori della vita – conclude – Aiuta chi è timido come Martina a prendere coraggio e ad accrescere l’autostima, e chi invece è un po’ vivace a rispettare le regole e a raggiungere l’autocontrollo”.
Una bella storia positiva, che deve essere presa a modello soprattutto adesso che con la ripresa delle scuole sono ricominciati allenamenti. Lo sport è fondamentale nella crescita del bambino, ma lo sport è prima di tutto scuola di vita, rispetto delle regole e volontà a raggiungere i risultati con tenacia e sacrificio, senza scorciatoie. A prescindere dal titolo che si riuscirà a conquistare. Ma con la fiducia in se stessi e nelle proprie capacità che Martina ha dimostrato affrontando le sue avversarie.
Barbara Apicella