Era uno dei “Fab four”, ha avuto una carriera favolosa anche da solista. Parliamo di John Lennon, musicista inglese nato a Liverpool il 9 ottobre 1940 e grande protagonista della storia della musica mondiale. A tutt’oggi, a 38 anni dalla sua scomparsa avvenuta nel 1980, è il cantautore che ha avuto maggior successo in patria. Inserito dalla celebre rivista “Rolling Stone” al quinto posto tra i 100 cantati migliori di tutti i tempi.
Una vita un po’ travagliata la sua fin dai primi anni. Nasce durante i bombardamenti della Secondo Guerra Mondiale, con il papà cameriere sulle navi da crociera, che si separerà dalla moglie quando il piccolo John ha soltanto due anni. All’età di 6 anni fa il su ingresso in famiglia il patrigno. Poi arrivano due sorellastre. Lui, nel frattempo, frequenta la scuola elementare dove si accorgono di un carattere decisamente diverso da quello di tutti i coetanei.
All’età delle medie, mentre si dedica all’arte, scopre il mondo della musica grazie a un’armonica a bocca. Naturalmente non è allergico alle canzoni che si ascoltano in quegli anni, Elvis Presley compreso. Abbandonerà presto l’armonica per passare alla chitarra. Ore e ore dedicate allo strumento, che diventa la sua passione e motivo di preoccupazione in famiglia. La zia arriverà a dirgli: “Va bene la chitarrà, ma non ti darà mai da vivere”. Una frase che lui, dopo il successo, si ricorderà e farà incidere su una targa d’argento che farà consegnare alla zia.
A 13 anni perde lo zio, a 18 muore tragicamente anche la mamma investita da un poliziotto ubriaco. Aspetto curioso: durante un concerto dei suoi Quarrymen conosce Paul McCartney, anche lui con velleità musicali, anche lui rimasto orfano di mamma. I due inizieranno a creare musica insieme.
Il primo singolo dei neonati Beatles è del 1963: “Love me do”, che non regala grandi soddisfazioni. Andrà molto meglio con le due canzoni successive (“Please please me” e “She loves you”).
Non ci perderemo nella storia del fenomeno Beatles. Ci concentriamo su John Lennon, che i critici imparano a scoprire a tutto campo: non solo per la sua abilità alla chitarra, non solo come compositore, ma anche come scrittore di libri e come attore.
Nel 1968 un episodio chiave per la formazione personale di Lennon: il viaggio in India con i Beatles. Una lontananza che gli permetterà di fare chiarezza anche nei suoi rapporti sentimentali: al ritorno si separerà da Cynthia in modo traumatico per andare a vivere con Yoko Ono. Una presenza ingombrante non solo nella vita privata, ma anche in quella artistica. Anche lei, secondo molti, contribuirà ad appesantire quegli attriti che iniziano a esserci nel gruppo e che porteranno al suo scioglimento. Con lei inizierà a produrre alcuni album di musica elettronica e con lei si allontanerà sempre di più dagli amici storici.
Nel 1970 finisce l’era dei Beatles. Lennon prosegue per la sua strada e, dopo un tentativo di scarso successo, nel 1971 arriva in cima alle classifiche di tutto il mondo con l’album “Imagine”. E’ il suo maggior successo individuale. Dopo un altro paio di successi, prima con Elton John e poi con David Bowie, nel 1975 si ritira ufficialmente a vita privata. Stop alle apparizioni pubbliche, si concentrerà solo sulla vita familiare e sull’attività di compositore.
La sera dell’8 dicembre 1980, però, mentre rincasa dopo un giorno di lavoro negli studi di registrazione, viene atteso davanti al palazzo da un giovane che esplode cinque colpi di pistola. Proprio una sorte impensabile per John Lennon, uno dei giganti nella storia della musica, autore di quella “Imagine” che ancora oggi tutti conosciamo e che è diventata quasi universalmente un inno alla pace.