MILANO – Ottobre, l’Humanitas si tinge di rosa per ricordare alle donne l’importanza della prevenzione del tumore al seno. A tutte le età.
Un ricco calendario di iniziative quello stilato dalla Breast Unit dell’Humanitas che in occasione del mese della prevenzione del cancro alla mammella organizza numerose attività. Previsti screening gratuiti in Humanitas Medical Care (via Domodossola) per le donne under 50, figlie di donne che hanno avuto un tumore al seno (per prenotazioni www.humanitas-care.it).
Da segnare in agenda Il 13 dalle 8.30 alle 17 al Centro Congressi la conferenza dal titolo “Mamazone”: gli esperti spiegheranno come influire sui nostri geni di base in termini di prevenzione o rallentamento rispetto ad una patologia in corso, per esempio attraverso lo stile di vita, l’alimentazione.
Il 18 ottobre alle 8 il “Pink Breakfast”, colazione dedicata al gentile sesso e preparata preparata dal divulgatore scientifico di Fondazione Veronesi Marco Bianchi che cucinerà con le pazienti una colazione sana. La partecipazione è gratuita, ma è necessario iscriversi collegandosi al link https://www.eventbrite.it/e/biglietti-pink-breakfast-con-marco-bianchi-50525596419
Il 27 ottobre, invece, spazio alla scienza e alle testimonianze con gli interventi di senologi, oncologi, radioterapisti, chirurghi plastici, associazioni di volontari e pazienti introdotti dal professor Marco Klinger, Responsabile Unità Operativa Chirurgia Plastica Humanitas. Durante la giornata sarà inoltre presentato il nuovo servizio di counseling che mette in contatto le pazienti con le donne che sono già state operate di tumore al seno sottoponendosi anche all’intervento di ricostruzione della mammella. Saranno presenti le associazioni di pazienti tra cui Europa Donna, movimento che rappresenta i diritti delle donne nella prevenzione e cura del tumore al seno attiva nell’opera di sensibilizzazione non solo in Italia, ma in tutta Europa.
“Sorrisi in rosa non è solo una campagna di prevenzione ma anche di informazione sulla qualità delle cure. La prevenzione è importante ma deve seguire un adeguato percorso di cura – commenta il Alberto Testori, direttore associato Breast Unit di Humanitas – Quest’anno, inoltre, cerchiamo di sensibilizzare soprattutto le donne più giovani nei programmi di screening perché è bene riflettere sul fatto che il 40% delle donne che hanno avuto un tumore al seno ha un’età inferiore ai 50 anni. Sì alla prevenzione, ma anche informazione, qualità dei trattamenti e adeguatezza dei percorsi di cura”.