MONZA – “D’altronde sul Titanic che affonda c’è sempre chi si preoccupa di dare l’acqua ai fiori”. Così l’ex sindaco Roberto Scanagatti conclude il post tra il graffiante e l’ironico pubblicato sul suo profilo facebook in merito alla notizia dell’arrivo di divise griffate per i volontari in servizio alla Villa Reale. Divise disegnate dallo stilista Renato Balestra e presentate settimana scorsa durante una cena di gala nella Reggia del Piermarini.
Roberto Scanagatti, che nel suo ruolo di primo cittadino aveva ricoperto anche l’incarico di presidente del Consorzio della Villa Reale, ripercorre l’ultimo anno delle Villa Reale, cioè da quando si è insediata la Giunta Allevi.
“In meno di un anno è successo di tutto in quel luogo straordinario, ma la preoccupazione è per il dress code… – scrive Scanagatti – Al piano terra il ristorante è chiuso da mesi. Il Museo del Design è tornato nella sede milanese di Triennale svuotando di opere e di prestigio gli spazi del Belvedere. Manca completamente un programma di eventi artistici e culturali di rilievo per il prossimo anno. Quando il Serrone si chiamava così c’era la fila per visitare le mostre. Poi hanno l’hanno ribattezzato Orangerie (nome chic della Limonaia) ed è diventato un luogo per pochi intimi”.
Poi l’annuncio della chiusura della Reggia per tutto il mese di novembre per ospitare un grande evento privato. “L’ultima botta (per ora) riguarda gli Appartamenti Reali – prosegue il consigliere comunale del Pd – le visite saranno sospese per tutto il mese di novembre perché l’intera Villa chiude i battenti per fare spazio a un evento privato. Con buona pace della fruizione pubblica. E’ triste dover constatare che non c’è più alcun interesse turistico e culturale attorno al complesso del Piermarini e come la stagione della sua rinascita sia ormai alle spalle”.
Scanagatti paventa nella peggiore delle ipotesi l’apertura della Villa Reale soltanto nei week end. “Se così fosse, sarebbe un vero e proprio fallimento e una sconfitta per l’intero territorio – conclude – Quello che fa specie è la mancanza assoluta di qualsiasi iniziativa concreta per arrestare il declino. Al netto, ovviamente, delle divise griffate”.
B. Api