LODI – Davvero un successo che va ben oltre le più rosee aspettative la raccolta fondi promossa dal coordinamento “Uguali Doveri”. Un’iniziativa promossa per protestare contro il nuovo regolamento comunale, che ha messo in difficoltà l’iscrizione delle famiglie stranieri ai servizi scolastici ma, soprattutto, un’idea nata per poter mettere da parte quelle risorse necessarie per far sì che gli alunni non vengano discriminati.
Il Comune, infatti, da quest’anno ha introdotto una nuova regola per l’accesso alle tariffe agevolate nell’iscrizione ai servizi scolastici (mensa e trasporti): ovvero la presentazione di un documento che attesti queli sono le proprietà della famiglia nel Paese d’origine. Questo per evitare che chi in realtà è possidente paghi meno degli italiani. Il problema, tuttavia, sollevato direttamente in via iniziale dai genitori dei ragazzi, è che non tutti i Paesi rilasciano questo documento e, di conseguenza, risulta impossibile l’accesso alle tariffe agevolate anche quando ci si trova in condizioni di disagio economico.
La protesta aveva assunto toni e forme diverse (dalla manifestazione in piazza al panino portato nella mensa scolastica) finché il coordinamento “Uguali Doveri” ha organizzato la raccolta fondi. E’ stata sospesa al raggiungimento di 60 mila euro in quanto più che sufficienti per pagare al Comune quanto richiesto per la tariffa piena degli alunni. I benefattori sono stati più di 2 mila.
“Le minoranze del Consiglio comunale – spiega il consigliere Stefano Caserini – insieme alle associazioni Asgi e Naga hanno promosso un ricorso al Tribunale di Milano contro un regolamento che riteniamo discriminatorio e non rispettoso del diritto nazionale e del diritto dell’Unione Europea. Fino al giorno in cui verrà analizzato il ricorso i fondi saranno sufficienti. Inutile raccogliere altro. Poi ci aspettiamo che il Tribunale accolga il ricorso e che la situazione, finalmente, possa essere riportata alla normalità”.