MONZA – Mentre la squadra del Monza sta attraversando un periodo no, curiosamente proprio da quando la società è passata nelle mani della Fininvest di Silvio Berlusconi che ha rilevato il 100% delle quote azionarie, fuori dal campo si continua a parlare dei biancorossi. L’arrivo dell’ex presidente del Milan, quello che ha portato i rossonieri a vincere tutto nel mondo e che ora vuole portare il Monza dalla Lega Pro alla serie A, è una delle notizie bomba che riguardano il calcio italiano di questa estate.
A prendere la parola, nelle ultime ore, è stato il fratello Paolo che, a cuore aperto, ha raccontato ciò che pensa del progetto: “L’obiettivo è quello di regalare agli italiani una squadra tutta italiana che possa diventare un punto di riferimento”. Ha sorriso quando gli è stato fatto presente dei requisiti dettati da Silvio, ovvero non solo quelli dell’atteggiamento da assumere in campo, ma anche precise regole di look: capelli curati, niente orecchini, niente tatuaggi.
“Trovare giocatori non tatuati è davvero difficile – ha spiegato Paolo Berlusconi -. Per questo io e Adriano Galliani abbiamo provato a fare presente a Silvio che anche nel Milan c’erano gli olandesi e che, pertanto, qualche eccezione ci può anche stare. I parametri che Silvio ha imposto saranno difficili da rispettare. Noi comunque ci proviamo. Del resto ora sono davvero in tanti quelli che si stanno offrendo al Monza e vogliono venire qui. Non solo calciatori: anche i magazzinieri”.
Non manca, naturalmente, un accenno alla stagione sportiva: “Ho visto la squadra all’opera (anche lui domenica era in tribuna per Monza-Triestina, ndr), mi sembra buona ma ci sono avversari di livello. Passare dalla Lega Pro alla serie B è difficile, lo fa direttamente solo la prima in classifica, mentre per gli altri ci sono playoff lunghi. Molto più facile passare dalla B alla A”.